Il CFNNS (Centro di Neuropsicologia Clinica e Forense e di Neuroscienze e Società) dell’Università di Pavia, diretto dalla professoressa Gabriella Bottini, sarà partner del progetto PROTON (Modelling the PRocessesleading to Organised crime and TerrOrist Networks), finanziato dal programma Horizon 2020 della Commissione Europea con oltre 4,4 milioni di euro.

Con la collaborazione di 21 partner internazionali, questo progetto svilupperà nei prossimi tre anni modelli computazionali che permetteranno di prevedere lo sviluppo delle organizzazioni criminali e terroristiche e testeranno diversi tipi di interventi di prevenzione e contrasto.

Il capofila del progetto PROTON è il Centro Transcrime dell’Università Cattolica di Milano.

I laboratori di ricerca della professoressa Gabriella Bottini saranno coinvolti in due settori cruciali del progetto: lo studio delle basi cognitive dei comportamenti criminali e la supervisione etica dell’intero progetto.

“Con la collaborazione del dottor Gerardo Salvato, psicologo esperto di neuropsicologia forense, analizzeremo le caratteristiche biologiche e cognitive di persone con condanne nell’ambito della criminalità organizzata. Il profilo cognitivo di un individuo può essere infatti una concausa del comportamento criminale, così come la frequentazione di ambienti criminogeni si riflette sulle prestazioni cognitive degli individui” spiega la professoressa Bottini. “Ovviamente la neuropsicologia costituisce solo un tassello di un puzzle complesso che porta alla nascita di strutture organizzate a fini criminali, ma il suo inserimento in un modello predittivo è una novità rispetto ai modelli criminologici attualmente utilizzati”.

Il Laboratorio Neuroscienze e Società, in collaborazione con la dottoressa Daniela Ovadia, esperta di etica ed ethics assessment, sarà incaricato anche di supervisionare questi aspetti del progetto. “È un compito di grande responsabilità, dal momento che l’intero consorzio è chiamato a fornire modelli predittivi per la criminalità organizzata e per il terrorismo” continua la professoressa Bottini. “Sono tanti gli aspetti socialmente e legalmente delicati di questo tipo di ricerca e siamo fieri del fatto che la competenza acquisita dal nostro laboratorio in questo settore sia stata riconosciuta anche a livello europeo”.

Allo studio delle ricadute etiche e legali di PROTON collaborerà anche un’altra realtà importante dell’Università di Pavia, lo European Center for Law, Science and New Technologies, presieduto dal giudice Amedeo Santosuosso, col quale il CFNNS della professoressa Bottini intrattiene da anni una proficua collaborazione: “È proprio da una attività multidisciplinare ormai consolidata nell’ambito del rapporto tra neuroscienze e legge che nasce la competenza che ha permesso al nostro centro di collaborare con un progetto vincente”.

Il progetto PROTON costituisce un successo per l’Italia, conferma la qualità della ricerca criminologica italiana e la sua rilevanza a livello internazionale. L’idea innovativa forte è stata l’integrazione di scienze sociali, computazionali e cognitive, grazie a un consorzio di 21 partner di eccellenza provenienti da più di dieci paesi. Oltre all’Università Cattolica di Milano, i principali partner saranno l’Università Ebraica di Gerusalemme, la Fondazione Fraunhofer (la più grande organizzazione di ricerca applicata in Europa), IBM e il Consiglio Nazionale delle Ricerche.

I dati raccolti diventeranno gli input di un modello computazionale PROTON-S che consentirà di testare l’impatto di diversi scenari sulla criminalità organizzata e sul terrorismo. Per esempio, PROTON-S potrà valutare se e come un cambiamento dei livelli di integrazione degli stranieri o la legalizzazione delle droghe leggere influenzino lo sviluppo delle reti criminali e terroristiche.

Il consorzio svilupperà inoltre PROTON Wizard, un software di facile utilizzo che aiuterà le autorità e i policy-maker a valutare le diverse opzioni di intervento per prevenire e contrastare mafie e terrorismo.

Per garantire un risultato efficace in termini operativi, il consorzio comprende istituzioni come Europol, il Comune di Palermo, la Rete europea di prevenzione della criminalità, il Ministero dell’Interno italiano, Il Ministero della sicurezza e della Giustizia olandese e l’Ufficio delle Nazioni Unite di Vienna contro la droga e il crimine.