Nell’ambito del ciclo “I Giovedì del Collegio Cairoli”, il 12 febbraio 2015 alle ore 18.00, nell’Aula Magna del Collegio Cairoli (Piazza Cairoli, Pavia), il prof. Paolo Mazzarello, Ordinario di Storia della Medicina dell’Università di Pavia, terrà una conferenza sul tema “L’antropologia di Cesare Lombroso: un percorso intellettuale fra evoluzione e degenerazione”.
L’incontro sarà introdotto e moderato dal Prof. Giovanni Francioni.
Cesare Lombroso (1835-1909) è stato un antropologo e psichiatra italiano internazionalmente famoso per la teoria secondo cui la criminalità, la follia e la genialità erano aspetti diversi della stessa condizione psicobiologica: la “degenerazione”. Nell’ottica dell’Ottocento, questo fenomeno aveva un’accezione diversa da quella attuale, legata alla patologia neurologica. Lombroso definiva la degenerazione come una sorta di regressione lungo la scala filogenetica o l’arresto a una fase iniziale dello sviluppo evolutivo. Questo processo definito anche “atavistico” perché proiettava l’individuo a fasi “ataviche” della vita della specie, avrebbe interessato soprattutto il delinquente più pericoloso, definito “delinquente nato” la cui condizione sarebbe stata profondamente legata alle caratteristiche biologiche del suo fenotipo somatico. Inoltre, in misura diversa, anche le forme meno pericolose di devianza criminale avrebbero posseduto vincoli biologici importanti.
Lombroso sostenne anche la teoria secondo la quale il genio è strettamente legato alla follia, altra forma di patologia caratterizzata da elementi degenerativi. Un uomo di genio avrebbe costituito un esempio di evoluzione retrograda nel quale la follia costituiva una forma di “compensazione biologica” per un eccessivo sviluppo intellettuale.
A conferma di questa teoria, nel mese di agosto 1897, Lombroso, mentre partecipava al XII Congresso Internazionale di Medicina di Mosca, decise di lasciare le sessioni plenarie dove era riverito come studioso di grande prestigio, per incontrare lo scrittore russo Lev Tolstoj. Non si trattava di un omaggio reso al famoso letterato, ma una sorta di viaggio scientifico realizzato per confermare de visu la presenza di segni degenerativi nel soma e nella mente di Tolstoj. In sostanza era un tentativo messo in atto per confermare, attraverso l’osservazione diretta, la sua teoria della degenerazione del genio.
Le idee antropologiche di Lombroso hanno affascinato e profondamente influenzato il dibattito antropologico fra Ottocento e Novecento e vengono tuttora discusse alla luce degli attuali sviluppi delle tecniche diagnostiche di esplorazione morfologica del sistema nervoso centrale.
CV del Prof. Paolo Mazzarello: Professore di Prima Fascia di Storia della Medicina nell’Università di Pavia, dove si è laureato con lode in Medicina nel 1980, è specialista in Neurologia (1984) e Dottore di Ricerca in Scienze Neurologiche (1987). Dal 2007 è Presidente del Sistema Museale di Ateneo di Pavia e dal 2010 Direttore del Museo per la Storia dell’Università di Pavia. Nel periodo 2010-2011 è stato rettore del Collegio Universitario Cairoli. Fra i suoi libri più recenti si segnalano Costantinopoli 1786, la congiura e la beffa. L’intrigo Spallanzani (Bollati Boringhieri 2004); Il genio e l’alienista. La strana visita di Lombroso a Tolstoj (Bollati Boringhieri 2005); Il Nobel dimenticato. La vita e la scienza di Camillo Golgi (Bollati Boringhieri 2006; premio speciale Cesare Angelini 2006, premio nazionale Cesare Cantù); Il professore e la cantante. La grande storia d’amore di Alessandro Volta (Bollati Boringhieri 2009); L’erba della Regina. Storia di un decotto miracoloso (Bollati Boringhieri 2013); E si salvò anche la madre. L’evento che rivoluzionò il parto cesareo (Bollati Boringhieri 2015). Per la Oxford University Press ha pubblicato The Hidden Structure. A Scientific Biography of Camillo Golgi (1999) e Golgi. A Biography of the Founder of Modern Neuroscience (2010). Per l’Edizione Nazionale delle Opere di Lazzaro Spallanzani ha recentemente curato il diario del naturalista sul viaggio a Costantinopoli (Mucchi, Modena 2012). Paolo Mazzarello è membro effettivo dell’Istituto Lombardo – Accademia di Scienze e Lettere e membro dell’Academia Europaea (The Academy of Europe). Fa parte del comitato editoriale delle riviste: Journal of the History of the Neurosciences, Functional Neurology, Annali di Storia delle Università italiane, Medicina nei Secoli. Ha scritto sulle riviste Nature, Endeavour, Isis, Nuncius, Athenaeum, Le Scienze, Sapere. Ha inoltre collaborato con i quotidiani “La Stampa” e “Corriere della Sera”.