Il 14/12/2015 è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Experimental Biology,  un articolo intitolato “Fear is the mother of invention: anuran embryos exposed to predator cues alter life-history traits, post-hatching behaviour, and neuronal activity patterns”.

Autori:

Andrea Gazzola (1), Federico Brandalise (2,3), Diego Rubolini (4), Paola Rossi (2), Paolo Galeotti (1)

1 – Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, Laboratorio di Eco-Etologia, Università di Pavia, Via Ferrata 9, 27100 Pavia, Italy
2 – Dipartimento di Biologia e Biotecnologie, Laboratorio di Fisiologia, Università di Pavia, Via Ferrata 9, 27100, Pavia, Italy
3 – Brain Research Institute, University of Zurich, Wintethurerstrasse 190, 8057 Zurich, CH
4 – Dipartimento di Bioscienze, Università di Milano, Via Celoria 26, 20133 Milano, Italy

© 2015. Published by The Company of Biologists Ltd | Journal of Experimental Biology (2015) 218, 3919-3930 doi:10.1242/jeb.126334

Il lavoro, frutto della collaborazione tra 2 team di ricercatori della nostra Università (Lab Eco-Etologia, Dip. Scienze della Terra e dell’Ambiente e Lab. Neurofisiologia, Dip. Biologia e Biotecnologie), il Brain Research Institute di Zurigo e il Dip. di Bioscienze dell’Università di Milano,  ha dimostrato per la prima volta in un vertebrato, una rana rossa della Pianura Padana, come gli stress ambientali (segnali chimici da predatori) esperiti a livello embrionale, abbiano vaste conseguenze a lungo termine sull’attività dei neuroni del sistema nervoso centrale, oltre che su tratti della life-history e del comportamento degli organismi. Lo studio mette anche in rilievo le potenzialità applicative delle molecole chimiche derivanti dai predatori, in quanto contemporaneamente dotate di attività stimolante sui neuroni e  inibente sullo sviluppo e la crescita delle altre cellule.

Per leggere l’abstract e l’articolo cliccare sul seguente URL:

http://jeb.biologists.org/cgi/reprint/218/24/3919.pdf?ijkey=m7HuPNe6fnlq2dy&keytype=finite

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