La stampa 3D entra nel mondo delle costruzioni e consentirà di realizzare elementi strutturali in cemento armato con forme complesse e innovative.
I ricercatori dell’Università di Pavia, coordinati dal professor Ferdinando Auricchio fanno parte di un’attività di ricerca condotta presso il centro di servizi CeSMA dell’Università di Napoli Federico II a cui partecipano ricercatori dell’ateneo fridericiano, coordinati dal prof. Domenico Asprone, e ingegneri del Distretto Tecnologico STRESS di Napoli, coordinati dall’ing. Marco Iuorio.
Utilizzando una mega-stampante 3D (4x4m), prototipo dell’azienda italiana WASP, in grado di stampare materiali cementizi, il team ha sviluppato un sistema per stampare elementi di calcestruzzo fibrorinforzato che, adoperati come un Lego, possono essere assemblati con barre d’acciaio e comporre travi o pilastri in cemento armato.
La tecnologia del 3D printing consente di realizzare elementi curvi, cavi o con caratteristiche particolari che normalmente richiederebbero complicati sistemi di casseri per il getto di calcestruzzo fresco con notevole incremento dei costi di realizzazione.
L’attività in corso ha visto la realizzazione di una trave di circa 3,5 metri, probabilmente la prima trave in cemento armato al mondo realizzata con la stampa 3D, che verrà testata a breve nei laboratori del Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura della Federico II.
L’attività proseguirà nei prossimi mesi per sperimentare nuovi sistemi di assemblaggio basati anche sulla tecnologia della precompressione e verificare le performance meccaniche dei nuovi elementi in cemento armato.
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