Martedì 28 marzo 2023 (ore 21, anche su Zoom e in diretta Facebook) Paolo Jachia, già autore di numerose monografie su autori della canzone d’arte italiana, da Franco Battiato e Gaber e De André e De Gregori, fa incontrare al pubblico, attraverso il suo commento, i testi di Lucio Dalla.

«Il dato avvincente, e a suo modo originale, della disamina di Jachia è che va oltre il puro significante, per cogliere il significato profondo delle centinaia di canzoni (304?) composte da Dalla nei suoi oltre quarant’anni di creatività» – sottolinea Laura Bianchi, in “Mescalina.it” all’uscita del libro pubblicato da Interlinea in occasione degli 80 anni dalla nascita del cantautore (Lucio Dalla. Le più belle canzoni commentate da Paolo Jachia, con un intervento di Vito Mancuso). Prosegue Bianchi: «E Jachia è totalmente consapevole che […] il percorso non è stato sempre lineare, ma è altrettanto certo del fatto che la sua produzione migliore non si collochi necessariamente prima degli anni Ottanta, come alcuni sostengono, bensì spazi nell’intero arco della sua esistenza […] Proprio dalla fine inizia l’analisi (che, è bene precisarlo, si incentra sul testo, essendo Jachia un esperto di Semiotica e non un musicologo): da quel “Le rondini”, il cui testo venne letto durante i funerali di Dalla, e che, secondo l’autore, rappresenta la prova definitiva della sua profonda spiritualità, libera, gioiosa, autenticamente francescana, che crede nella vita oltre la morte, considera la morte solo corporale, e vive nella perfetta letizia, nella solidarietà e nel rispetto per i piccoli, gli ultimi e gli umili, nel solco di una visione pasoliniana, che ha in Roversi il trait d’union

L’incontro pubblico non si contraddistinguerà per un’analisi cronologica delle canzoni ma una messa a fuoco di alcune canzoni, talvolta anche in modo provocatorio, come nel caso dell’analisi della celeberrima Come è profondo il mare, definita da Paolo Jachia un “non capolavoro”. Altre volte si coglieranno anche le “varianti” testuali, come in “Gesù bambino”; altre volte ancora si sottolineerà la componente ideologica come in “Ciao”, definita da Jachia «un saluto dolente all’indifferenza che spesso abbiamo nei confronti degli eventi più tragici e un invito a un diverso modo di percepire la realtà».

Importanti i riferimenti a Franco Battiato, considerato da Paolo Jachia il “fratello stellare” di Dalla, nonché a De Gregori che ebbe il merito di invitare Dalla a non essere più “cantautore part-time”.

A condurre l’incontro Francesco Paracchini, coordinatore de “L’Isola che non c’era” (una sorta di “casa della musica italiana d’autore” che promuove eventi e premi), co-autore con Paolo Jachia di diversi volumi tra cui Evviva Sanremo. Il festival della canzone italiana tra storia e pregiudizio (Zona, 2018).

Accanto a loro, a parlare della monografia di testi e immagini dedicate a Dalla, un fotografo per passione e lavoro, Filiberto Maida, giornalista culturale de “La Provincia Pavese”, dopo aver scritto a lungo di cronaca giudiziaria e politica.

L’accesso all’incontro con Paolo Jachia su Zoom è regolato previa registrazione (fino a 500 posti disponibili, inclusi quelli previsti per gli studenti della Conferenza dei Collegi Universitari di Merito per cui l’iniziativa rientra, su conferma eventuale del singolo Collegio interessato, nelle attività formative riconosciute) su questa pagina: registrazione entro il 28 marzo, ore 18.30. La conferma dell’ammissione, con il link, viene inviata via mail entro le ore 20.

Per seguire la diretta Facebook, visitate @collegionuovopavia.

Per chi desidera partecipare in presenza, la scadenza delle iscrizioni è il 27 marzo (riceverà conferma del posto in sala entro il 28 mattina via mail). Se non sarà possibile l’ammissione in sala, verrà inviato il link Zoom.

Link all’evento sul sito del Collegio Nuovo

[Fonte immagine – Author Gorup de Besanez ]

 

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