Venerdì 18 e sabato 19 novembre 2022, presso il Collegio Ghislieri di Pavia, si terrà il convegno “L’Europa dei codici o un codice per l’Europa?”, a cura dell’Accademia dei Giusprivatisti Europei, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze politiche e sociali e il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pavia.

Presiedono Carlo Granelli e Giuseppe Grisi.

La scelta di un codice per l’Europa rappresenterebbe, per le istituzioni dell’Unione così come per i governi nazionali, una scelta politica di prima grandezza, che, con tutta probabilità, seguirebbe e si accompagnerebbe ad altri passi nella direzione, tracciata nell’ormai lontano 1941 da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, della creazione di uno Stato federale europeo. La scelta di un codice per l’Europa merita, dunque, anzitutto una valutazione politica.

Diversa la prospettiva di giudizio che compete, anche istituzionalmente, alla scienza giuridica. Nella relazione conclusiva al Convegno di studi celebrativo del «Cinquantenario del codice civile» organizzato a Roma dall’Accademia Nazionale dei Lincei nel dicembre del 1992, Luigi Mengoni osservava come «La forza che l’idea di codice continua a esercitare in tutti i paesi del continente deriva precisamente dal senso profondo della sistematicità del diritto, che assegna ai concetti sistematici una funzione irrinunciabile di guida e di controllo dell’argomentazione giuridica, e quindi di razionalizzazione unificante dell’esperienza giuridica».

Trent’anni dopo, nel novembre del 2022 – in occasione dell’ottantesimo anniversario dell’entrata in vigore del nostro codice civile – i relatori delle prime due sessioni dell’annuale Convegno di studi promosso dall’Unione dei Privatisti rifletteranno, relativamente alla tematica a ciascuno affidata, sulle soluzioni proposte dalle codificazioni (o ricodificazioni) nazionali e dal diritto privato europeo, ragionando su come la dimensione sovranazionale dell’esperienza giuridica abbia influito e influisca sull’identificazione e sulla funzione di guida di quegli stessi concetti sistematici che attribuiscono un significato, anche giuridico, alla scelta politica di un codice per l’Europa.

Mengoni concludeva le riflessioni del cinquantenario, rammentando come «L’aspirazione all’unità del diritto ha una lunga tradizione nella cultura europea, non solo giuridica: basti pensare a Montaigne, a Pascal, che irrideva agli opposti criteri di discriminazione del giusto e dell’ingiusto osservati di qua e di là dei Pirenei, o a Voltaire, che quando viaggiava recriminava di trascorrere da un regime giuridico a un altro ad ogni cambio di cavalli. Ma le condizioni politiche, sociali e culturali in cui si sono compiute le grandi codificazioni del secolo scorso, che hanno coronato la formazione degli Stati nazionali, non sono ripetibili a livello europeo». I relatori della tavola rotonda prevista per la seconda giornata del Convegno sono chiamati, trent’anni dopo, a misurarsi con questa conclusione.

Le iscrizioni devono pervenire entro il 10 novembre all’indirizzo unionedeiprivatisti@gmail.com

Di seguito il programma completo: Brochure Convegno UP 2022

Link all’evento sul sito del Collegio Ghislieri

[Image by S. Hermann / F. Richter from Pixabay]
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