È stato pubblicato online (link) il fascicolo 1/2021, n. 254 della serie, de “Il Politico”, rivista semestrale edita a cura del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Pavia. A breve seguirà la pubblicazione a stampa.

Il fascicolo contiene  articoli di I. Poggiolini sulla rilevanza della Diplomazia pubblica e sui suoi attori  con particolare attenzione al caso degli Stati Uniti e della UE; di M. Casolari sulla politica estera dell’ India dalla fine della Guerra Fredda a oggi; di G. Bottaro sul movimento progressista in America; di G. C. Ricciardi sul regionalismo della differenziazione e riordino delle autonomie infraregionali;  di D. Fuschi sugli  aspetti critici che interessano il diritto di accesso dei cittadini alle informazioni in possesso della Pubblica Amministrazione in seguito al suo processo di digitalizzazione, di P. Pansardi sul concetto di legittimità, di F. Coltorti sulla storia e   l’operato di Mediobanca come emerge dal suo Archivio Storico, di  R. Targetti Lenti sul recente dibattito in merito al Capability Approach di Sen. Contiene infine una serie di interventi (Belardinelli, Carrino, Cubeddu, Giorgini, Mingardi, Orsina) sul pensiero di Oakeshott.

https://www.pagepress.org/socialsciences/ilpolitico/is

Il Politico, fondato nel 1950 da Bruno Leoni, politologo e filosofo politico, si propone di promuovere la conoscenza dei sistemi politici moderni e delle loro interrelazioni. La prospettiva internazionale recupera quindi la tradizione degli “Annali di Scienze politiche”, mentre la molteplicità disciplinare delle relazioni fra sistemi viene valorizzata approfondendone i contenuti storici, sociopolitologici, giuridici ed economici. In altre parole, la pluralità disciplinare dei contenuti delle relazioni internazionali viene studiata in quanto riguardi i rapporti fra sistemi: particolare attenzione viene da sempre riservata alle interrelazioni “forti”, in particolare al processo di integrazione europea. Gli oltre 60 “Quaderni” che affiancano “Il Politico” dalla fondazione ne confermano la vocazione multidisciplinare, sempre sotto il vincolo del riferimento alle relazioni fra sistemi politici.

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