Il rilancio economico di Pavia e del suo territorio può e deve fare leva su ricerca e innovazione, alla luce dell’elevato numero di soggetti estremamente qualificati che vi operano: dall’Università ai tre IRCCS, dal CNR allo IUSS, dal CNAO alla Fondazione Eucentre e all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Più di 3.800 sono i ricercatori e docenti, e circa 14.000 gli studenti di area medico-scientifico-tecnologica, concentrati in poco più di 1 km2, nel cosiddetto “Distretto delle Scienze”. Una simile ricchezza va utilizzata per creare sviluppo sostenibile e impatto positivo sull’intera società.In questa prospettiva, è importante che agli attori della ricerca si aggiunga un robusto contributo di imprese ad alto contenuto innovativo, creando così un autentico eco-sistema della ricerca e della sua applicazione.
Oggi tale visione incontra però il significativo limite di una carenza di spazi infrastrutturali che consentano alle imprese un diretto contatto con i dipartimenti universitari e gli altri centri della ricerca. Così come non vi sono luoghi che possano essere specificamente dedicati alla formazione per il mondo delle aziende, ad esempio master e corsi di perfezionamento, o che possano ospitare laboratori di ricerca applicata, dotati di strumentazione avanzata.
Grazie al coinvolgimento di Regione Lombardia, e ad un finanziamento specificamente dedicato, viene siglato un accordo con l’Università di Pavia, per la costituzione di un “Centro di ricerca universitaria e sede di laboratori di innovazione tecnologica”.
Esso sarà costruito su terreni edificabili e di proprietà universitaria, in Via Ferrata.
Il Centro costituisce il primo indispensabile tassello del più ampio progetto che vedrà la nascita del “Parco Gerolamo Cardano per l’innovazione sostenibile”, in cui aziende, servizi e laboratori di ricerca opereranno fianco a fianco, in linea con i temi di ricerca dell’Ateneo e i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, con la prospettiva di una collaborazione efficace, a beneficio di progettualità comuni e nella prospettiva di inserimento di studenti per tirocini e stage.
A dare l’annuncio dell’importante realizzazione, il Rettore dell’Università di Pavia Francesco Svelto, insieme al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, all’Assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi, al Sindaco di Pavia Fabrizio Fracassi, al Presidente di Assolombarda Alessandro Spada e al Presidente della sede di Pavia di Assolombarda Nicola de Cardenas.
Il progetto è in sintonia con gli obiettivi di rilancio e ripresa economica di Regione Lombardia. La giunta Regionale ha pertanto stabilito (DELIBERAZIONE N° XI / 4381 del 03/03/2021), in accordo con i precedenti indirizzi del Consiglio Regionale, di stanziare 12 milioni di euro per la realizzazione del Centro di ricerca e formazione universitaria che sarà affiancato dagli insediamenti di innovazione tecnologica, il cuore del nuovo Parco.
Il Centro di ricerca sarà realizzato entro il 2023. Con l’esigenza di creare nuove prospettive e condizioni innovative di sviluppo per la ripresa post emergenza sanitaria, la Regione Lombardia dedica infatti particolare attenzione alla ricerca e all’innovazione come motori di sviluppo economico e competitività del territorio, e soprattutto favorisce lo sviluppo sostenibile, inteso “come occasione di migliorare la qualità della vita dei lombardi, conciliando le esigenze di crescita produttiva e coinvolgendo tutti gli attori del territorio: dalle imprese alle Università ai cittadini, dalle scuole alle pubbliche amministrazioni”.
Per raggiungere questo obiettivo, le imprese produttive avranno la possibilità di sfruttare la sinergia con tutti i soggetti della ricerca, a partire dai 18 Dipartimenti dell’Università.
L’infrastruttura per l’innovazione tecnologica, che ospiterà le Aziende, sarà realizzata e finanziata da un investitore/gestore privato attraverso un modello di crescita incrementale e progressiva. L’Università di Pavia ha già avviato alcuni contatti con potenziali investitori interessati a partecipare al bando.
Il Parco Gerolamo Cardano si svilupperà su 11.000mq, così suddivisi:
- 600 mq dedicati all’infrastruttura per l’Innovazione Tecnologica.
- 400 mq dedicati al Centro di Ricerca e formazione.
Il Parco si concentrerà sull’Innovazione Sostenibile nelle aree dell’Ambiente e della Salute, ispirandosi ai Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, agli obiettivi tematici del Green Deal Europeo, e ai migliori Standard ESG (Environmental, Social, Governance) Internazionali.
Tra i temi dell’Ambiente del Parco Gerolamo Cardano rientrano i materiali innovativi per energia sostenibile, la green chemistry, i materiali e tecnologie per la circular economy, i modelli per prevedere i movimenti della crosta terrestre.
Nell’area Salute, temi centrali sono radioterapia e imaging diagnostico, medicina personalizzata, minacce virali emergenti, neuroscienze, alimentazione e pharmafood.
Tra gli ambiti di ricerca interdisciplinare sono state individuate come tematiche strategiche, di sicuro impatto, la stampa 3D, la microelettronica, la fluidica digitale e l’attività di ricerca e formazione dei 13 dipartimenti Stem dell’Ateneo.
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