La Fondazione Mondino ha ricevuto con l’Università di Pavia un finanziamento di 686 mila euro (su un complessivo di 5,8 milioni di euro) per un importante studio sulla gestione e l’evoluzione della Sclerosi Multipla nell’ambito di Horizon 2020, programma quadro con cui l’Unione Europea sostiene i progetti di ricerca più innovativi.

Il  progetto prende l’evocativo nome di Brainteaser “rompicapo” e impegna un consorzio di 11 partner in tutta Europa, coordinato dall’Università di Madrid, a cui partecipano oltre al Mondino atenei e centri di ricerca (Università di Padova, Università di Torino, Istituto  di  Medicina  Molecolare Joao Lobo Antunes di Lisbona, Servizio per la Salute di Madrid), società ad elevata tecnologia (FCiencias.ID  di Lisbona, Belit di Belgrado, Echalliance Company Limited by Guarantee  di Dublino, Insilicotrials Technologies di Trieste) e l’European Brain Council di Bruxelles.

Obiettivo dello studio è quello di utilizzare sistemi di Intelligenza Artificiale per elaborare i dati  provenienti dal monitoraggio 24 ore su 24 delle persone con Sclerosi Multipla e con Sclerosi Laterale Amiotrofica, al fine di rendere sempre più efficiente ed efficace la gestione del paziente e di elaborare modelli attendibili di predizione dell’evoluzione della malattia.

L’indagine secondo le previsioni coinvolgerà circa 150 pazienti del Centro Sclerosi Multipla di Fondazione Mondino IRCCS in un arco di 4 anni, a partire da gennaio 2021.

A Pavia la ricerca sarà condotta dal Dr. Roberto Bergamaschi, Direttore del Centro di Ricerca Sclerosi Multipla della Fondazione Mondino IRCCS, in collaborazione con il Prof. Riccardo Bellazzi, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione dell’Università di Pavia.

“È la riconferma di un trend positivo – commenta il Prof. Livio Tronconi, Direttore Generale Fondazione Mondino IRCCS – che sta interessando l’Istituto in un accresciuto posizionamento scientifico sia nazionale che internazionale e del quale va dato merito ai ricercatori che fanno del loro quotidiano la ragione dell’attività scientifica”.

“Sono felice di questo risultato – aggiunge il Prof. Fabio Blandini, Direttore Scientifico Fondazione Mondino IRCCS – che chiude in bellezza un anno estremamente positivo per la ricerca del Mondino. Questo progetto, in particolare, rinforza la storica collaborazione con l’Università di Pavia integrando le grandi competenze di un ricercatore clinico come Roberto Bergamaschi – uno degli esperti di sclerosi multipla più apprezzati in Italia – con quelle di Riccardo Bellazzi, elemento di spicco dell’Ateneo pavese e protagonista assoluto nel campo della Bio-Informatica e della Intelligenza Artificiale. È un progetto altamente innovativo, che farà un gran bene al sistema della ricerca sanitaria integrata pavese e dal quale potranno gemmare molte altre iniziative”.

“Questo progetto – dichiara il Prof. Francesco Svelto, Presidente della Fondazione Mondino IRCCS e Rettore dell’Università di Pavia – è stato condotto dall’Università di Pavia e dalla Fondazione Mondino IRCCS in una collaborazione interdisciplinare di successo. Il lavoro verte sull’impiego di nuove tecnologie, tra cui l’intelligenza artificiale, a beneficio della salute dei pazienti e dei cittadini”.

La collaborazione del Mondino con l’Università sarà volta a integrare i dati clinici e strumentali dei pazienti affetti da Sclerosi Multipla con un monitoraggio continuo, mediante lo sviluppo di appositi strumenti, quali per esempio app per smartphone, sensori per rilevazioni ambientali, braccialetti con microchip.

Le rilevazioni saranno dirette a raccogliere non solo dati clinici, ma anche informazioni riguardo la qualità e lo stile di vita, per esempio l’attività fisica e le ore di esposizione alla luce, le condizioni ambientali, nonché la compliance alla terapia attraverso un diario terapeutico verificabile da remoto.

In particolare, come suggerito da recenti evidenze derivate proprio da ricerche condotte dal Mondino, si valuterà la correlazione tra Sclerosi Multipla e l’esposizione all’inquinamento atmosferico, grazie ai dati raccolti dai sensori ambientali collocati dal Dipartimento di Ingegneria.

L’elaborazione di modelli di gestione della malattia a opera di sistemi di IA porterà grandi vantaggi sia per i clinici, che saranno in grado di seguire il paziente e le sue terapie in modo continuo e più affidabile, sia per i pazienti, che oltre a essere costantemente monitorati potranno anche ridurre i disagi e i costi delle trasferte per sottoporsi ai controlli in Ospedale.

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