Due nuovi studi a cui ha partecipato l’Università di Pavia affrontano le conseguenze apportate dal COVID-19 sulla salute psico-fisica di due particolari categorie: gli studenti dei corsi di laurea di ambito sanitario e i medici e gli infermieri in prima linea per combattere la pandemia.

Il lockdown imposto a causa della pandemia di COVID-19 ha avuto pesanti ripercussioni sulla salute sia fisica che mentale, influendo negativamente sulle abitudini e sullo stile di vita. È stato recentemente pubblicato uno studio in merito dal titolo “Have Lifestyle Habits and Psychological Well-Being Changed among Adolescents and Medical Students Due to COVID-19 Lockdown in Croatia?”, che valuta l’impatto del lockdown sugli studenti croati che vede come autrici la Prof.ssa Hellas Cena dell’Università di Pavia e la Prof.ssa Ivana Kolcic della University of Split (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33396690/).

Questa collaborazione nasce da un coinvolgimento delle esperte in un progetto multicentrico internazionale che include 6.222 studenti afferenti a corsi di laurea sanitari in Italia (Università degli Studi di Pavia e Università di Foggia), Croazia (University of Split), Polonia (University of Wroclaw), Libano (Beirut Arab University), Spagna (Univesidad Pablo de Olavide), Turchia (Koc University) e Romania (University of Agricultural Sciences and Veterinary Medicine Calea Manastur) intitolato HOLISTic – Habits, Orthorexia nervosa and LIfestyle in university Students.

Nel progetto HOLISTic, i cui risultati sono in fase di pubblicazione, sono state valutate le abitudini alimentari, lo stile di vita e il comportamento alimentare degli studenti universitari con l’obiettivo ultimo di mettere a punto percorsi utili a sensibilizzare e migliorare la salute e il benessere in questa particolare fascia di popolazione permettendo, attraverso un’educazione mirata, l’acquisizione di strumenti utili per contrastare l’insorgenza di patologie cronico degenerative nei loro futuri pazienti attraverso la condivisione dei principi base della lifestyle medicine.

Il secondo articolo, invece, dal titolo “The potential role of nutrition in mitigating the psychological impact of COVID-19 in healthcare workers” affronta l’argomento dello stress psicofisico a cui sono sottoposti i medici e gli infermieri in prima linea per fronteggiare il  COVID e che può essere combattuto anche a livello nutrizionale. È quanto emerge da uno studio del Servizio di Dietetica e Nutrizione del Dipartimento di Medicina interna della Maugeri e del Laboratorio omonimo dell’Università di Pavia, entrambi diretti dalla professoressa Hellas Cena.

Una corretta alimentazione e un’adeguata idratazione sono alla base della resilienza di chi lavora in prima linea in quest’emergenza sanitaria e alcune semplici raccomandazioni, sostenute da evidenze scientifiche, possono aiutare a contrastare questi momenti di stress psicofisico ed aiutare anche il sistema immunitario.

Relativamente a questo secondo studio si leggano anche:

https://www.facebook.com/103994140979885/posts/454054032640559/
https://www.linkedin.com/posts/ics-maugeri-spa-societ%C3%A0-benefit_lalimentazione-%C3%A8-uno-strumento-fondamentale-activity-6753365603374915584-zAhH
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[Image by fernando zhiminaicela from Pixabay]