Un team di studenti universitari, che vede tra i suoi componenti anche alcuni laureati e alunni dell’Università di Pavia, ha pensato ad una App che permettesse ad associazioni e volontari di comunicare facilmente tra loro e rendere il volontariato un’interessante esperienza da condividere.

L’idea di “Help2Help” nasce in occasione della partecipazione all’hackathon promosso da OMAC (One Million Arab Coders), che – a fronte dell’emergenza Coronavirus – ha voluto dare l’opportunità, a chi volesse partecipare, di costruire un prodotto tecnologico che aiutasse ad affrontare le sfide con cui, in questo difficile momento storico, tutto il mondo è costretto a misurarsi.

È così che la squadra – composta da Carolina Bianchi (triennale a Pavia in Bioingegneria; magistrale al Politecnico di Torino in ingegneria informatica e percorso di doppia laurea KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma); Elisa Chiapponi (triennale a Pavia in Bioingegneria; magistrale al Politecnico di Torino in ingegneria informatica e percorso di doppia laurea presso Telecom Paris; attualmente PhD a EURECOM (Sophia Antipolis) in digital security); Flavio Lorenzo (triennale in ingegneria informatica all’Università degli Studi di Brescia; magistrale in ingegneria informatica al Politecnico di Torino; attualmente data scientist a Torino presso Blue Reply); Gianluca Maga (triennale a Pavia in ingegneria elettronica e informatica; magistrale a Pavia in microelectronics engineering); Greta Torretta (triennale presso l’Università di Milano-Bicocca in scienze e tecniche psicologiche; magistrale presso l’Università di Milano-Bicocca in psicologia clinica e neuropsicologia; attualmente tirocinio post lauream presso ICS Maugeri di Pavia) ed Eleonora Vercesi (triennale a Pavia in Matematica; attualmente studentessa magistrale a Pavia in matematica applicata e alunna del Collegio Nuovo – Fondazione Sandra ed Enea Mattei di Pavia) – ha deciso di mettersi in gioco per apportare il proprio contributo in questo periodo di emergenza.

Il progetto nasce dall’osservazione che, in questo momento emergenziale, oltre ad essere aumentate le persone bisognose di aiuto, è cresciuto anche il desiderio di aiutare gli altri dando un aiuto concreto, ma allo stesso tempo  non sempre si sa a chi rivolgersi quando si vuole fare volontariato.

Per testare effettivamente questa impressione il team ha condotto alcune ricerche sul territorio e, somministrando un questionario a 230 persone, ha rilevato che il 60% di esse, in questo periodo di emergenza, avrebbe voluto aiutare ma non sapeva a chi rivolgersi. Dopo aver indagato il punto di vista dei volontari, quindi, ha intervistato telefonicamente alcune associazioni della provincia di Pavia per conoscere il loro parere sull’eventuale sviluppo di un’App che potesse affrontare questa criticità e il 70% ha espresso parere positivo in merito, sottolineando la difficoltà di trovare volontari qualificati.

Partendo quindi da queste evidenze, la squadra ha pensato che effettivamente questa App avrebbe potuto sanare il divario comunicativo tra associazioni e aspiranti volontari sia in questo momento sia in futuro.

Proprio questa idea ha portato il gruppo a superare la prima fase dell’hackathon, venendo scelto insieme ad altri 34 team su 1.200 squadre partecipanti.

Nella seconda fase, i ragazzi si sono confrontati con lo sviluppo di un prototipo dell’App funzionante, con lo studio della sua efficacia nel reale e con la creazione di un pitch promozionale.

Il prototipo sviluppato al momento è in grado di espletare le funzioni descritte nel video sotto riportato ed è in fase di perfezionamento per quanto riguarda il design.

Per quanto riguarda, invece, lo studio dell’efficacia del progetto nella realtà, in aggiunta alle ricerche precedentemente descritte, è stata creata una pagina Facebook (https://www.facebook.com/Help2Help-115403933488685/) indirizzata principalmente ad associazioni e aspiranti volontari della provincia di Pavia con l’obiettivo di iniziare a testare l’idea.

Si è, inoltre, iniziato a pensare a un business plan che permetta di sostenere i costi di gestione dell’app in futuro.

Indipendentemente dal risultato, la squadra ha intenzione di continuare a lavorare a questo progetto che ha già regalato loro inaspettate soddisfazioni e piccoli successi.

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