All’Università di Pavia il Dipartimento di Chimica ha prodotto 200 litri di disinfettante con le scorte di etanolo del proprio magazzino, per far fronte alle difficoltà di approvvigionamento sul mercato dei disinfettanti per le mani, utili a contrastare la trasmissione del Coronavirus Covid-19.

Il disinfettante è stato prodotto seguendo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, miscelando nella giusta proporzione acqua distillata, acqua ossigenata, glicerina e alcol etilico.

Il prodotto è pronto per essere certificato grazie alla partnership con la ditta Rigenera HBW Srl di Candiolo (TO) e reso disponibile all’uso. Inizialmente destinato agli amministrativi, tecnici e docenti che mantengono operativo l’Ateneo, il gel è stato consegnato lunedì 30 marzo anche al reparto di Terapia Intensiva del San Matteo di Pavia, diretto dal Prof. Raffaele Bruno.

Aziende chimiche del territorio si sono già offerte di fornire le materie prime necessarie a produrre altro disinfettante che potrà essere utile agli enti che dovessero averne bisogno.

Spiega Mauro Freccero, ordinario di Chimica Organica e Prorettore alla Ricerca dell’Università di Pavia:

 “L’iniziativa è nata da una necessità di approvvigionamento della soluzione igienizzante per le mani che è stata preparata secondo il protocollo dell’OMS. Tutto è stato possibile utilizzando i laboratori del dipartimento di chimica e su base volontaria l’azione di alcuni docenti e ricercatori ma soprattutto dei tecnici che hanno impiegato quasi tutte le scorte di etanolo del magazzino del nostro dipartimento. Grazie a una partnership con un privato è stato poi possibile finalizzare la parte più importante relativa alla certificazione del prodotto. Questa è una donazione all’Ateneo da parte del Dipartimento di Chimica per far fronte alle richieste ed è dedicata ai ricercatori, ai tecnici, agli amministrativi che ancora oggi lavorano e rendono possibile, nel più rigoroso rispetto delle regole di prevenzione, il funzionamento dell’Ateneo. È un’iniziativa che potrà sicuramente essere moltiplicata nell’immediato futuro per far eventualmente fronte a richieste che possono arrivare dal Policlinico San Matteo di Pavia o altri enti pubblici che dovessero averne necessità. In questo caso ovviamente ci serviremo per l’approvvigionamento dei componenti e soprattutto dell’etanolo, di forniture da aziende private. Questo è un esempio efficace di come si possano dare risposte rapide alle necessità dell’Ateneo e della comunità­”.

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