Martedì 20 novembre 2018, alle ore 21.00, presso il Collegio Nuovo Fondazione Sandra e Enea Mattei (Via Abbiategrasso, 404 – Pavia), si terrà l’incontro con Silvia Vegetti Finzi “Catastrofi controllabili”. Storia di attese e di infanzia.

«Nel passaggio d’epoca che stiamo vivendo, in una società spaventata, incapace di trovare alternative al presente, il fuori tempo dell’attesa ci offre la possibilità di recuperare il passato e di prefigurare il futuro»
(Silvia Vegetti Finzi, L’ospite più atteso. Vivere e rivivere le emozioni della maternità, Einaudi, 2017)

È la sua prima volta al Collegio Nuovo (per un incontro aperto al pubblico) e Silvia Vegetti Finzi ci arriva con due regali preziosi per una istituzione nata per la formazione di giovani donne di talento: una sezione della sua biblioteca, con volumi dedicati al mondo femminile, e un corpus di suoi manoscritti pensati e stesi nel corso di decenni di studio come psicologa clinica (ha anche insegnato, per trent’anni, Psicologia Dinamica presso l’Università di Pavia) e come pubblicista per celebri rubriche come “Psiche lei” del settimanale “Io Donna” del Corriere della Sera.

Al Nuovo, verrà presentata da Maria Assunta Zanetti, docente di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione dell’Università di Pavia e dialogherà sul suo libro più recente (L’ospite più atteso. Vivere e rivivere le emozioni della maternità Einaudi, 2017), con Daniela Scotto di Fasano, membro della Società Psicoanalitica Italiana e dell’International Psychoanalytic Association, che aveva avviato i corsi di Infant Observation in collaborazione con l’insegnamento di Psicologia Dinamica. Ci si concentrerà sull’ineludibile e fruttuosa dimensione dell’attesa di un evento che si annuncerà nel lessico famigliare della coppia Mario Vegetti – Silvia Finzi come “catastrofe controllabile”, nella convinzione che la vita, e non solo il sogno, offre sempre opportunità di “riparazioni”.

La riflessione indaga anche il ruolo maschile del futuro padre, pur concentrandosi sul dialogo intimo che si stabilisce tra il “bambino della notte”, immaginato, e quello del “giorno”, nato e riconosciuto giorno dopo giorno, figure che fortunatamente mai coincidono perfettamente.

Testimone attenta dell’evoluzione e delle dinamiche della nostra società, Silvia Vegetti offrirà quindi spunti di riflessione su temi legati all’educazione, sin dalla prima distinzione che l’atto generativo umano (non solo fisico) non è tanto una riproduzione, ma una procreazione: il recupero del passato per la prefigurazione del futuro.

Sito Collegio Nuovo: http://colnuovo.unipv.it/news.php#.W-p-2y2h2MI

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