Dal 14 aprile al 5 maggio 2015 presso l’Aula Goldoniana del Collegio Ghislieri di Pavia (Piazza Ghislieri) si terrà la manifestazione “Indiscienza: Quo Lux Ducit”, un ciclo di sei conferenze nell’ambito delle iniziative dell’Anno Internazionale della Luce 2015 dell’UNESCO  (www.light2015.org). Con il patrocinio del Comune di Pavia e della Società Italiana di Fisica.

Il ciclo è organizzato dall’Associazione studentesca GhislieriScienza.

Appena terminato il Festival Indiscienza, i ragazzi del Collegio continuano nella loro proposta culturale con sei incontri di fisica che affronteranno il tema della luce da vari punti di vista, affrontando non solo la teoria fisica, ma anche e soprattutto le sue applicazioni tecnologiche più innovative dalle finestre artificiali, ai Led a semiconduttore, ai laser, ai pannelli fotovoltaici.

Il ciclo si concluderà con due incontri di carattere biomedico che mostreranno la stretta relazione tra luce e vita.

“Gli incontri sono rivolti non solo agli studenti universitari, ma anche ai liceali e a tutti gli appassionati che vogliono approfondire argomenti di fisica e di attualità – racconta Elisabetta Vesconi, studentessa ghislieriana di Fisica – vogliamo continuare a proporre un’offerta culturale che contribuisca alla divulgazione della Scienza”.

Martedì 21 aprile, ore 18.00 – “Il laser: una brillante soluzione in cerca di un problema” – Orazio Svelto, Politecnico di Milano, Accademia Nazionale dei Lincei

A oltre cinquant’anni dalla sua invenzione, il laser continua a diffondere intorno a sé un’atmosfera mista di curiosità e meraviglia. La curiosità è alimentata dal fatto che nuovi tipi di laser vengono continuamente inventati e nuove, affascinanti, applicazioni vengono sviluppate. La meraviglia deriva essenzialmente dal carattere pervasivo del laser: non esiste infatti campo della scienza e della tecnica che non sia stato influenzato, a volte in maniera rivoluzionaria, da questa invenzione. In questo seminario saranno esposti i principi di funzionamento del laser e illustrate le principali applicazioni.

Di seguito il calendario degli appuntamenti successivi:

Martedì 28 aprile, ore 18.00 – “Voli di fantasia” – Diederik Wiersma, Laboratorio Europeo per la Spettroscopia Non Lineare (LENS), Università di Firenze

L’andamento del mercato azionario, il volo di un ape, la probabilità di un terremoto, e la diffusione di un raggio di luce. Che cosa hanno in comune? Affronteremo in questo seminario la strana ma bellissima fisica del disordine, i processi di diffusione e la fisica di un cammino casuale. Vedremo come studiare processi di diffusione usando un fascio laser, che cosa si può imparare e come possiamo rendere la fotonica del disordine utile, ad esempio per migliorare l’efficienza di un pannello fotovoltaico.

Giovedì 30 aprile, ore 18.00 – “Luce e vita” – Ferdinando Borsa, Dipartimento di Fisica, Università di Pavia

Ingredienti essenziali della vita sono la capacità di immagazzinare energia e di auto-organizzare la materia in uno stato altamente ordinato che si oppone alla tendenza al disordine (aumento di entropia). Si discuterà di come la vita sulla terra sia possibile grazie alla interazione della materia con la luce del sole. Quella che chiamiamo luce e in particolare la composizione cromatica della stessa sono una “invenzione” del sistema occhio-cervello che è in grado di discriminare onde elettromagnetiche provenienti da diverse direzioni con diversa intensità e frequenza. Si potrebbe concludere che non c’è vita senza luce e che non c’è luce senza vita.

Martedì 5 maggio, ore 18.00 – “Gli orologi della vita: come funzionano e cosa succede quando li maltrattiamo” – Rodolfo Costa, Dipartimento di Biologia, Università di Padova

Gli orologi circadiani vengono continuamente sincronizzati con il periodo della rotazione terrestre (24 ore) ad opera di diversi segnali ambientali (Zeitgebers) il più importante dei quali è costituito dalla luce, in particolare da quella naturale che dall’alba al tramonto accompagna la vita sul nostro pianeta. L’orologio circadiano regola funzioni biologiche importanti e vivere in contrasto con il suo corretto funzionamento può aumentare nell’uomo il rischio di sviluppare patologie gravi, di tendere all’obesità, di sviluppare sindromi depressive o dipendenza dal fumo. Rispettare i ritmi dettati dal nostro orologio endogeno è una ricetta semplice per vivere meglio.

Locandina

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