C’è anche un docente della Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia nel gruppo di lavoro voluto dal Capo del Dipartimento di Protezione Civile, Angelo Borrelli, per la valutazione scientifica dell’aggiornamento delle mappe di pericolosità sismica italiana. La versione attuale, risalente al 2004, è utilizzata come supporto alle norme correnti per la costruzione di edifici in zona sismica.

All’aggiornamento delle mappe di pericolosità lavorano da tre anni un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in particolare del Centro di Pericolosità Sismica voluto e finanziato dalla Protezione Civile, ed esperti appartenenti ad altre università e centri di ricerca italiani. Per la prima volta, inoltre, l’INGV ha anche prodotto un modello probabilistico di pericolosità da tsunami generati da sisma per tutte le zone costiere del territorio nazionale, anch’esso sottoposto a valutazione da parte dello stesso gruppo di lavoro.

Il docente IUSS chiamato a far parte del gruppo di lavoro è Paolo Bazzurro, professore di Tecnica della Costruzioni; insieme a un pool di altri super esperti della Commissione Grandi Rischi – i professori Domenico Giardini (INGV), Francesco Mulargia (Università di Bologna), Claudio Modena (Università di Padova) e Silvio Seno (Università di Pavia) – ha 18 mesi di tempo per valutare sia la coerenza del lavoro svolto dall’INGV, sia la robustezza delle stime di pericolosità derivanti.

Le nuove mappe, quando saranno pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, diventeranno lo strumento principale per la riclassificazione sismica dei comuni, per la decisione degli interventi di prevenzione e riduzione del rischio sismico su territorio nazionale. Più specificatamente, queste mappe saranno inoltre prese in considerazione per l’aggiornamento dei valori progettuali inclusi nelle norme per nuove costruzioni in zona sismica. Molto attese, perché arrivano dopo i terremoti dell’Aquila nel 2009, dell’Emilia nel 2012, del Centro Italia nel 2016 e di Ischia nel 2017, le nuove mappe saranno anche fondamentali per il miglioramento sismico degli edifici esistenti che sono responsabili della quasi totalità del rischio sismico in Italia.

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