Giovedì 11 maggio 2017, alle ore 21.00, presso il Teatro Monteverdi (via Dante 149 – Cremona), si terrà il settimo incontro del ciclo “Università di sera – Il Cantiere dei Saperi”.

L’appuntamento con:

Ribellarsi è giusto: il diritto di protestare negato nella storia della Sicilia del XIX e XX secolo
Gianluca Albergoni (docente di Storia contemporanea)
Con Giulio Gianì, Emanuele Giarrusso

L’Italia liberale, di fronte alle grandi trasformazioni dell’Ottocento, dimostrò non poche difficoltà nel gestire i processi di acquisizione di cittadinanza politica e sociale. Al Sud l’incremento demografico e la crisi agraria offrirono – per dirla con Hirschman – un’unica alternativa ai ceti popolari privi di rappresentanza: exitor voice, emigrazione o protesta. La prima prevalse, ma la seconda conobbe momenti di grande passione e tensione: il caso siciliano, complice l’ingombrante presenza della mafia, illustra come il diritto alla protesta sia stato spesso calpestato.

Alla sua quinta edizione, il “Cantiere dei Saperi” continua a rappresentare un appuntamento atteso in quanto occasione di riflessione su temi caldi del dibattito culturale, innestati nel corpo vivo della Storia. La proposta si mantiene secondo il “format” consolidato: uno spazio di confronto e di approfondimento sui linguaggi artistici e le discipline umanistiche animato da docenti del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia, sede di Cremona, con il supporto di laureandi, laureati, dottorandi e studenti esperti, nel clima di virtuoso interscambio che costituisce la cifra distintiva del campus cremonese.

Per l’edizione 2016/17 si è scelto di affrontare da varie angolature il tema dei diritti umani, intercettando una domanda di approfondimento storico e teorico circa alcuni nuclei problematici dell’attualità. Interrogando testi della tradizione classica, personaggi storici e testimoni, opere d’arte, forme espressive e culturali eterogenee, il “Cantiere” continua a tener viva l’urgenza del “lavoro culturale”, di un sapere che, una volta conosciuto e posseduto, costituisca una risorsa individuale e insieme un bene comune, capace di dar luogo al riconoscimento di identità condivise.

Tra i patrocini concessi all’iniziativa – dal Comune di Cremona alla Fondazione Stauffer alla Biblioteca Statale e al quotidiano La Provincia – da segnalare quello di Amnesty International Italia, organizzazione leader in difesa dei diritti dell’uomo.

Agli incontri saranno presenti i volontari della sezione cittadina di Amnesty che interagiranno con i docenti al fine di raccordare la storia dei diritti alla situazione attuale.

Un “cantiere”, insomma, che fonde il lavoro culturale con la passione civile, nel quale ognuno può trovare il suo spazio.

Per conoscere il calendario completo degli incontri:

Locandina

Brochure

Condividi su: