Martedì 25 ottobre 2016, alle ore 21.00, presso il Collegio Nuovo – Fondazione Sandra e Enea Mattei (Via Abbiategrasso, 404 – Pavia), si terrà l’incontro “Voci e immagini di donne dall’Islam”.

Incontro con

ANNA VANZAN
Iranista e Islamologa
Docente di “Cultura Araba” – Università degli Studi di Milano

Conduce

FRANCESCO MAZZUCOTELLI
Docente di “Storia della Turchia e del Vicino Oriente”, Collegio Nuovo – Fondazione Sandra e Enea Mattei Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali | Università degli Studi di Pavia

«“L’Iran continua a essere assai mal interpretato in Occidente, oscilliamo dallo stereotipo di un mondo medievale e oscurantista popolato da donne avviluppate in neri ciador, da religiosi fanatici e da folle ostili al nostro mondo “civile”, per balzare magari nel suo opposto: allora immaginiamo una gioventù disimpegnata e dedita a frequentare feste a base di droghe e alcol, speranzosa solo di fuggire nei paradisi americani o europei. L’Iran è un paese complesso, dove coesistono molte verità e situazione differenti”. Anna Vanzan, intervistata da Francesca Forte, “Altre Modernità”, 2009)

Anna Vanzan, iranista e islamologa, docente di “Cultura Araba” nell’Università di Milano, torna a Pavia, dove ha insegnato “Storia dei paesi islamici” nell’anno accademico 2009-10. Questa volta al Collegio Nuovo, in un incontro pubblico condotto da Francesco Mazzucotelli, docente di “Storia della Turchia e del Vicino Oriente”, insegnamento accreditato dall’Università di Pavia.

Una laurea in Lingue e Letterature Orientali a Ca’ Foscari e due anni dopo un diploma in Arte Islamica sono i primissimi passi della studiosa, seguiti da un PhD presso il Dipartimento di Near Eastern Studies della New York University: subito dopo Anna Vanzan ha insegnato negli Atenei di Bologna, Milano, Venezia e ha persino tenuto un corso su “Gender e Afghanistan”, presso la NATO.

Co-fondatrice e redattrice della rivista “Afriche e Orienti”, è Membro del Comitato Scientifico di “Quaderni Asiatici”; “Acta Turcica”; “Journal of Shi’a and Islamic Studies”, “Altre Modernità”, rivista, quest’ultima, dell’Università di Milano presso la quale insegna “Cultura Araba”. Numerose le sue traduzioni e curatele di letteratura persiana, la più recente delle quali è un’antologia di racconti brevi di alcune delle maggiori scrittrici iraniane contemporanee (Le rose di Persia, Edizioni Lavoro, 2016). Le sue monografie rispecchiano la sua attenzione per il mondo femminile islamico, sia come è percepito (come suggerisce La storia velata. Donne dell’slam nell’immaginario italiano, premio internazionale Feudo di Maida, sezione studi Mediterranei, 2006) sia come si rappresenta e agisce (Donne di Allah. Viaggio nei femminismi islamici, Mondadori, 2010).

Un appuntamento prezioso, quello con Anna Vanzan, che ben si affianca al corso tenuto da Francesco Mazzucotelli e che si inserisce nel solco di una tradizione di studi ben consolidata nell’Università di Pavia e tenuta viva per decenni grazie soprattutto all’insegnamento e all’attività di ricerca della Prof. Maria Antonia di Casola, alla cui memoria il corso è intitolato. È dunque un’occasione per andare al di là degli stereotipi orientalisti e per conoscere i possibili sviluppi che coinvolgeranno in futuro il mondo islamico.

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