Dal 13 al 15 settembre 2016 si è svolto a Roma il congresso internazionale dei ricercatori che operano nel campo della progettazione automatica di sistemi e dispositivi elettrici e magnetici. Si è trattato del quattordicesimo congresso di una serie iniziata a Pavia nel lontano 1989.

Giovane professore ordinario di elettrotecnica presso l’Università di Pavia, il professor Savini aveva allora promosso un primo incontro di ricercatori di vari paesi e di diversa formazione (ingegneri, matematici, fisici, biologi, ecc.) per riflettere sull’opportunità di impiegare le crescenti potenzialità dei metodi e degli strumenti di calcolo per la progettazione ottima di un gran numero di dispositivi elettrici e magnetici quali, ad esempio, le grandi bobine di controllo degli acceleratori di particelle o i microscopici motori dei sistemi miniaturizzati.

Dopo il 1989 il congresso si è tenuto a Varsavia e quindi, con cadenza biennale, in varie sedi europee partendo da Grenoble e facendo tappa quest’anno a Roma.

Proprio a Roma la comunità scientifica internazionale dei ricercatori che operano in questo settore in quattordici paesi del mondo ha voluto riconoscere, con un premio speciale, il contributo del professor Savini alla nascita e allo sviluppo della comunità stessa che, partendo da un piccolo nucleo radunatosi a Pavia ventisette anni fa, è andata crescendo in Europa e oltre.

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