Domenica 13 dicembre 2015 alle ore 16.30 l’Orchestra Invisibile festeggia i suoi primi dieci anni di vita con un concerto che si terrà, all’interno della rassegna organizzata da Ghislierimusica, presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali Franco Vittadini, a Pavia.
Per l’occasione le Edizioni Cardano hanno pubblicato un testo essenziale e raffinato, intitolato Ritratti Invisibili, (fotografie di Enrico Pozzato, testi di Pierluigi Politi, entrambi membri dell’Orchestra) che sarà presentato ufficialmente domenica 13 dicembre, alle ore 12.00 presso la Libreria Cardano, via Cardano 48/52.
Presentazione del volume:
Da dieci anni cerchiamo di mantenere immacolato il venerdì pomeriggio sulle nostre agende. Non è sempre facile. Dobbiamo comporre malcontenti e gelosie, recriminazioni e tentazioni provenienti da parenti, pazienti, studenti, lavori pendenti, che colonizzano spesso i nostri fine settimana. Di venerdì, dicevamo, raggiungiamo l’Oltrepò con i nostri strumenti e lì, dopo il caffé di rito, raduniamo l’Orchestra Invisibile. Suoniamo e poi facciamo ritorno in pianura, profondamente sollevati. La musica, il jazz, ci hanno rimescolato ancora una volta, dentro e fuori.
Questo volume è il nostro tributo ai compagni di strada di questa esperienza indicibile, oltre che poco visibile. Abbiamo prestato loro qualche pensiero e scattato qualche immagine, prima che il tempo invidioso cancelli la memoria delle improvvisazioni comuni.
Sono ritratti essenziali delle persone con cui in questi anni abbiamo scambiato molte note e molti ritmi, anche se poche parole. Perché loro, delle parole non sanno che farsene. Eppure comunicano, accidenti se comunicano. Senza finzione né calcolo o secondo fine, come sembra fare invece il resto del mondo. Perché, a differenza della maggior parte di noi, i musicisti dell’Orchestra Invisibile sono persone trasparenti, genuine, dirette, senza fronzoli, senza complicazioni di sorta. Per questo – forse – non è stato troppo difficile fotografarli o raccontarli. Nel cerchio dell’Orchestra Invisibile, infatti, ciò che conta è sentire. Sentire suoni, emozioni, ritmo, musica, silenzi. Tutto questo “sentire” corre da un punto all’altro dell’Orchestra, lungo direttrici (Invisibili anch’esse) che uniscono i musicisti e i loro strumenti. Se lungo una di queste direttrici si pone una macchina fotografica, con un po’ di fortuna, si può cogliere un frammento durevole di quelle sensazioni: un Ritratto Invisibile.
Pierluigi Politi ed Enrico Pozzato
Ingresso libero a entrambi gli avvenimenti.