Dal 3 maggio al 2 giugno 2023, presso la Sala delle Sibille di Palazzo San Tommaso (Piazza del Lino, Pavia), si terrà la mostra audiovisiva “Voci Parole Corpi. 6 ritratti di artista a forma di voce, foto e scrittura”.
Questa mostra audiovisiva, invita, in modo originale e innovativo, lo spettatore a scoprire i legami che esistono tra la voce umana e l’espressione artistica.
La mostra si propone di dimostrare, illustrare e scoprire quanto l’artista crei come parla, e quanto il poeta scriva come respira. A tale scopo, la mostra prende come materia prima sei artisti legati al movimento surrealista in Belgio, che saranno introdotti al pubblico italiano attraverso la loro voce. Questa scelta si basa sulla convinzione che la voce umana, sebbene sia spesso considerata secondaria rispetto a, per esempio, il ritratto fotografico o pittorico, eppure rappresenti un mezzo potente per svelare la personalità. Essa non solo contiene informazioni fattuali (come l’epoca o l’origine geografica di un individuo), ma trasmette anche elementi sonori più difficili da cogliere, quali il timbro, il flusso di parole e altro ancora, tutti elementi che contribuiscono a creare un’immagine mentale, un’impressione, in chi ascolta una voce.
Questo evento prende spunto dal progetto espositivo originale creato in occasione del centenario della nascita dell’artista Pol Bury (1922-2005). Nasce dalla collaborazione tra il Centro Daily-Bul & C°, fondato da Bury stesso a La Louvière (Belgio), il linguista Michel Wauthion, specialista nell’analisi della prosodia del parlato (Università di Pavia), e un collettivo di artisti contemporanei belgi, VOID, che da oltre dieci anni immagina performance legate alla voce e alla registrazione sonora.
La mostra invita quindi lo spettatore a immergersi nella ricchezza della voce di sei poeti o artisti belgi animati tutti dallo spirito rivoluzionario del surrealismo: tra questi, tre artisti maggiori della scena artistica del XX° secolo, René Magritte, Marcel Broodthaers e Pol Bury, ma anche i poeti Achille Chavée e Marcel Mariën, fedelissimi allo spirito sovversivo del surrealismo, e infine Christian Dotremont, pittore-poeta maggiore a cui sono state dedicate negli ultimi anni importanti retrospettive internazionali. Questi sei artisti, le cui strade si sono incrociate e riattraversate, portano con sé una specifica interrogazione sul rapporto con il corpo nella loro espressione artistica. La mostra ci pone quindi di fronte a una domanda: se, così come la parola umana, l’atto creativo artistico è una “espressione” che unisce mente e corpo, non sarà forse possibile identificare delle corrispondenze tra le caratteristiche vocali di un artista e il suo processo creativo? Una mostra a forma di viaggio tutto insieme emotivo, fisico e mentale.
Ingresso gratuito – Dal lunedi al venerdi : dalle ore 13:00 alle 17:00 e su appuntamenti
In collaborazione con il Centre Daily-Bul & C° (Belgio) e Void.
Sotto il patrocinio del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Pavia.
Con il sostegno di Wallonie-Bruxelles International, della fondazione Georges-Thiry, degli archivi sonori belgi SONUMA e la partecipazione del Centro per gli Studi della Tradizione Manoscritta di Autori Moderni e Contemporanei.
Informazioni : michelflorentgeorges.wauthion@unipv.it