Rosalia Cannuscio, già studentessa del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza dell’Università di Pavia, ha ricevuto uno dei premi per le migliori quattro tesi magistrali a livello nazionale sul fenomeno mafioso.
Il Premio di laurea “Saperi per la legalità di Giovanni Falcone” è stato istituito nel 2021 dalla Fondazione Falcone per dare attuazione al “Protocollo d’intesa sulla sensibilizzazione e formazione del mondo accademico per promuovere la cultura della memoria, dell’impegno e della legalità” col Ministero dell’Università e della Ricerca e la CRUI”, a cui l’Università di Pavia ha aderito – da ormai tre edizioni – grazie al contributo dell’Osservatorio Antimafie Pavia e del Coordinamento per il diritto allo studio UDU-Pavia nell’ambito del progetto Università per la Legalità.
In occasione del XXX anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio, il concorso ha assegnato 12 premi intitolati alla memoria di Giovanni Falcone alle migliori 4 tesi magistrali, dottorali e di diploma accademico di II livello AFAM sul fenomeno mafioso.
Rosalia, ex portavoce dell’Osservatorio Antimafie Pavia, si è laureata con lode ad aprile 2021 con una tesi dal titolo “L’ordine europeo di indagine penale tra norma e prassi” sotto la guida dei professori Giuliani e Renon, docenti di Procedura penale presso il Dipartimento Giurisprudenza. Con il suo elaborato ha svolto un’analisi dettagliata della cooperazione penale in materia di prove, per la lotta alle forme di criminalità organizzata che interessano più di un Paese dell’Unione Europea. Non trascurando di dar conto dell’iter che ha condotto, tramite lenta evoluzione, agli attuali approdi introdotti con la Direttiva 2014/41/UE, ha infine vagliato le prime espressioni della prassi italiana, raccolte tramite rapporti diretti con magistrati di singole Procure italiane.
L’opportunità offerta dalla Fondazione Falcone quest’anno è stata rivolta anche all’ambito artistico e musicale con il coinvolgimento, come anticipato, degli istituti dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam). Sono stati quindi coinvolti ragazzi e ragazze dotati del diploma accademico di II livello in alta formazione artistica, musicale e coreutica presso i conservatori, le accademie di belle arti, gli istituti musicali ex pareggiati, le accademie nazionali di danza e di arte drammatica, gli istituti superiori per le industrie artistiche.
È questa un’importante dimostrazione del messaggio di cui coloro che sono coinvolti nella lotta alla mafia, ad ogni livello, si fanno portatori: la lotta alla mafia coinvolge tutti, in quanto cittadini, e i principi di legalità corrono trasversalmente a tutte le professioni e le espressioni culturali.
Il premio “Saperi per la legalità” valorizza studenti e studentesse che, attraverso al loro attività e ricerca scientifica guideranno e diffonderanno una radicata cultura dell’antimafia in tutti gli ambiti della società, attraverso la propria forma di espressione professionale.
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