Giovedì 3 novembre 2022, alle ore 10:00, presso l’aula Foscolo dell’Università di Pavia (Corso Strada Nuova, 65), si terrà un incontro del ciclo “Comunicare la violenza di genere: parole, immagini e implicazioni giuridiche della narrazione in cronaca”.

L’appuntamento con:

Come si racconta la violenza di genere?

Marina Cosi, giornalista rete Gi.U.Li.A.
Sara Martelli, psico-pedagogista Università di Pavia

Modera: Maria Assunta Zanetti, docente Università di Pavia

SI tratte del secondo di due moduli formativi di aggiornamento professionale per il giornalismo.

I corsi rientrano nelle iniziative previste dal progetto “Promozione di progetti e/o percorsi formativi nel sistema universitario lombardo sulle tematiche di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne” annualità 2021/2022, di cui alle DD.G.R. n. 4643/2021 e n. 5081/2021 in cui è coinvolta la nostra università.

Raccontare la violenza è sempre delicato e il racconto della violenza di genere (che siano episodi di cronaca, processi, proteste, …) non fa eccezione. Alla complessità comune a tutte le sue forme, si aggiunge un elemento di maggior criticità: la violenza di genere è principalmente un fatto culturale e quindi si scontra con modi di pensare e leggere la realtà viziati da comportamenti appresi e stereotipi interiorizzati anche da chi racconta.

Allenare lo sguardo ancor prima della parola è cruciale per offrire una narrazione che sia strumento di prevenzione e non di perpetrazione della violenza e della discriminazione.

I corsi si propongono di fornire un metodo per analizzare il fenomeno che si osserva e offrire strumenti adeguati deontologicamente ed eticamente appropriati per raccontarlo.

Si affronterà il tema del linguaggio, dei suoi usi e delle modalità di informazione/comunicazione mediatica come possibili veicoli di discriminazione e violenza o, al contrario, loro prevenzione con l’obiettivo di riconoscere e sperimentare forme di narrazione deontologicamente corrette ed eticamente responsabili.

I due corsi sono stati costruiti in continuità fra loro, ma sono frequentabili anche singolarmente.

Il secondo modulo partirà dal tratteggiare un percorso storico e alcune riflessioni di attualità sul ruolo e il valore dell’informazione nel perpetrare o prevenire la violenza di genere per poi affrontare un laboratorio di analisi di immagini e parole che narrano la violenza di genere e uno in cui ci si sperimenterà nel riconoscere ed evitare stereotipi ed errori quando si racconta la violenza su giornali, in TV e nel web.

Nel primo corso (26 ottobre dalle 10.00 alle 13.00), intitolato “La violenza di genere fra diritto e deontologia”, è stato proposto un inquadramento deontologico attraverso una panoramica delle carte e leggi dell’Ordine dei Giornalisti in merito alla violenza contro le donne, abbinata a una parte laboratoriale in cui si sono analizzati esposti basati sulle carte deontologiche. È stata anche illustra la normativa vigente in Italia sulla violenza maschile contro le donne, dalla Costituzione al “Codice rosso”, con analisi ragionata di diritti e istituti per comprendere il contesto giuridico di riferimento. In programma anche un laboratorio con analisi di alcune sentenze in materia, con particolare attenzione al linguaggio.

Le relatrici dei corsi saranno Paola Rizzi e Marina Cosi della rete Gi.U.Li.A. (Associazione Giornaliste Unite Libere e Autonome), Ilaria de Cesare, assegnista di ricerca di Istituzioni di Diritto Pubblico, e Sara Martelli cultrice della materia in Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione all’Università di Pavia. Modereranno i corsi le professoresse Silvia Illari e Maria Assunta Zanetti rispettivamente docente di Istituzioni di diritto pubblico al Dipartimento di Scienze politiche e sociali e docente di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione nel nostro ateneo.

Locandina “Comunicare la violenza di genere”