Partito presso il Collegio Santa Caterina da Siena di Pavia (Via San Martino, 17/B) il terzo ciclo di incontri aperti al pubblico con i protagonisti della lotta contro la criminalità organizzata, che integrano il Corso dell’Università di Pavia in “Storia delle Mafie italiane” tenuto dal professor Enzo Ciconte, uno dei massimi esperti di fenomeni mafiosi. Giovedì 19 novembre 2015 l’incontro conclusivo della serie sarà dedicato ai beni confiscati alle organizzazioni criminali e a come questi possano trasformarsi in una risorsa per l’economia sana e per la legalità.

In Italia il valore dei beni requisiti è stimabile in diversi miliardi di euro. Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), sono circa 10.500 i beni immobili attualmente sequestrati nel nostro Paese. La Lombardia, quinta regione in Italia dopo Sicilia, Campania, Calabria e Puglia, è la prima regione del Nord per quantità di immobili, aziende e società sequestrate e la stessa provincia di Pavia spicca per numero di beni confiscati.

Parleranno di questo tema Giovanni MELILLO, Capo di Gabinetto del Ministero di Giustizia e Umberto POSTIGLIONE, Direttore ANBSC.

Modererà l’incontro il professor Enzo CICONTE, titolare del corso di Storia delle Mafie italiane e recentemente insignito del premio Paolo Borsellino per il suo lavoro pluridecennale di studio, di docenza e di divulgazione sulle organizzazioni criminali.

Giovanni Melillo è stato a lungo sostituto procuratore alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, quindi è passato alla Direzione nazionale antimafia, a Roma, e, prima di tornare a Napoli come aggiunto, è stato consigliere giuridico del Quirinale. È stato uno dei coordinatori del pool anticamorra di Napoli, occupandosi in particolare del territorio della città partenopea. Tra le sue inchieste più importanti quella su camorra e politica. Dal 2014 è Capo di Gabinetto del Ministero della Giustizia.

Umberto Postiglione è entrato nella carriera prefettizia nel 1979, prendendo servizio presso la prefettura di La Spezia. Nel 1980, è stato trasferito a Roma, presso la sede centrale del Ministero dell’Interno. Nel 1982, è stato trasferito alla prefettura di Salerno. Nel 1990, è stato nominato dirigente e, nell’anno successivo, è stato nuovamente trasferito presso la sede centrale del Ministero dell’Interno, dove ha ricoperto gli incarichi di dirigente del coordinamento della Direzione generale dei servizi civili e di dirigente dell’Ufficio Enti locali del Gabinetto del Ministro. Commissario straordinario di tre comuni del salernitano tra il 1982 ed il 1989, nel 1993 è stato chiamato a collaborare, nelle vesti di sub-commissario, alla gestione commissariale del Comune di Milano. Sindaco di Angri dal 1995 al 2004, ha continuato a prestare servizio al Ministero dell’Interno. Nel dicembre 2007 è stato nominato prefetto ed è stato preposto alla prefettura di Agrigento. Il 23 luglio 2010 è stato nominato vice capo Dipartimento delle libertà civili e immigrazione presso il ministero dell’Interno. Dal luglio 2011 è prefetto di Palermo e nel dicembre 2012 è nominato commissario straordinario per la provincia di Roma. Nel 2013 è stato nominato capo dipartimento per gli Affari interni e territoriali presso il Ministero dell’Interno. Dal 18 giugno 2014 è Direttore dell’ANBSC.

Il ciclo ha preso avvio il 12 ottobre 2015 con l’incontro dal titolo “Costruire un’etica anticorruzione”, moderato dal giornalista dell’Avvenire Toni MIRA e che ha visto come relatori Raffaele CANTONE (Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione) e Mons. Michele PENNISI (Arcivescovo di Monreale). Raffaele Cantone è stato un PM anticamorra prima di essere chiamato alla guida dell’ANAC per cui ha inoltre riportato la trasparenza nei cantieri di Expo 2015.  Monsignor Michele Pennisi si è impegnato attivamente per far assegnare a cooperative di detenuti ed ex-detenuti i terreni sequestrati ai mafiosi. Nel febbraio 2008 gli è stata assegnata la scorta, dopo aver ricevuto un volantino con minacce di morte dalla mafia gelese, per essersi rifiutato di celebrare il funerale in cattedrale di un boss mafioso.

Gli incontri si terranno tutti alle ore 21 presso il Collegio Universitario S. Caterina (Via San Martino 17/B, Pavia). Ingresso libero.

Gli incontri già svolti:

Giovedì 29 ottobre 2015 l’attenzione sarà rivolta al mondo dell’informazione con un dialogo dedicato ai “Giornalisti in prima linea” con i giornalisti dell’Espresso Lirio ABBATE e Giovanni TIZIAN e lo scrittore e giornalista Carlo LUCARELLI.

Giovedì 5 novembre 2015 si parlerà del contagio mafioso nelle regioni del Nord-Est d’Italia con Francesco Saverio PAVONE, Procuratore della Repubblica di Belluno e Pierpaolo ROMANI, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico.

Giovedì 12 novembre 2015 il procuratore aggiunto e coordinatore della Direzione distrettuale antimafia di Roma Michele PRESTIPINO racconterà, intervistato dal giornalista del TG5 Gaetano Savatteri, l’inchiesta di Mafia Capitale.

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