Maledetta Sarajevo, il libro che Francesco Battistini e Marzio Mian, inviati del «Corriere della Sera», hanno dedicato alla guerra in Bosnia – la prima guerra in Europa dal 1945 – sarà presentato giovedì 7 aprile 2022, alle ore 17:30, presso la Sala della Musica di Palazzo Vistarino (Via Sant’Ennodio, 26 – Pavia). I due giornalisti dialogheranno con Vittorio Poma, vicepresidente esecutivo della Fondazione Alma Mater Ticinensis.
Iscrizione entro martedì 5 aprile: fondazione@unipv.it, tel 0382 986959.
Accesso con green pass e mascherina FFP2, fino a esaurimento posti.
In Maledetta Sarajevo Francesco Battistini e Marzio G. Mian, che da inviati raccontarono la guerra da dentro, tornano ad ascoltare i protagonisti di quella tragedia. Vittime e carnefici. Testimoni e mediatori internazionali, come Carl Bildt, Lord Owen, Carla Del Ponte. Incontrano il generale francese che comandava i Caschi Blu dell’Onu e scappò da Srebrenica. Intervistano nel supercarcere dell’Isola di Wight il primo responsabile di tutto: Radovan Karadzic, condannato all’ergastolo per genocidio, che rivela episodi, retroscena, segreti di quegli anni di follia e della sua lunga latitanza. «A un certo punto – dice – ci accorgemmo che nemmeno i gatti dei musulmani andavano d’accordo con i gatti dei serbi».
Un viaggio inchiesta in un dopoguerra non ancora finito. Un’indagine sulle responsabilità d’allora e sui fallimenti del dopo. La pavida Europa, ostaggio dell’arroganza tedesca e incapace di gestire le emergenze in casa sua. Le ambigue manovre del Vaticano. I misteri del primo bombardamento nella storia della Nato. Le spie americane che al Tribunale dell’Aia ostacolavano la nuova Norimberga. I nuovi tamburi di guerra in una Bosnia ancora più radicalizzata. Passati trent’anni, questo libro racconta anche di noi. Di come siamo cambiati: facevamo a gara per accogliere i profughi, affondavamo nel fango per portare gli aiuti, gli intellettuali si sporcavano la camicia sotto le bombe. E l’ultimo giornalismo eroico, senza internet e social, andava sul campo a smuovere le coscienze e a smascherare il potere.
Non siamo mai guariti dalla Sindrome di Sarajevo, la maledizione di un luogo che incendiò il Novecento con la Prima guerra mondiale e ha tenuto a battesimo il Nuovo Millennio. Senza saperlo, la generazione cresciuta dopo il 1992 si porta ancora addosso la polvere di quelle macerie.
Francesco Battistini, inviato speciale al «Corriere della Sera», dopo aver lavorato al «Giornale» di Indro Montanelli e alla «Voce». Ha seguito i Balcani dalla Bosnia in poi. Già corrispondente da Gerusalemme, si occupa prevalentemente di Europa dell’Est, Medio Oriente e Nord Africa. Ha coperto una dozzina di conflitti dall’Afghanistan all’Iraq. Coautore di Che cosa è l’Isis (Fondazione «Corriere della Sera»).
Marzio G. Mian è stato vicedirettore di «Io Donna» del «Corriere della Sera», collabora con Sky, Rai, «nternazionale», «L’Espresso», «Gq», «il Giornale», «Reportagen». Ha realizzato reportage in 56 Paesi. Autore di Karadzic – Carnefice, psichiatra poeta (Mursia, prefazione di Indro Montanelli), Artico, La battaglia per il Grande Nord (Neri Pozza) tradotto in Spagna e Germania e Tevere Controcorrente (Neri Pozza).