Sono state comunicate le nomination degli ICMA, gli International Classical Music Awards, che verranno annunciati il 18 gennaio 2022 e assegnati in una serata di gala alla Philarmonie di Lussemburgo il 21 aprile: la Petite Messe solennelle di Gioachino Rossini, diretta dal M° Giulio Prandi ed eseguita da Coro Ghislieri, è fra i tre finalisti nel settore della musica per coro, dopo una serrata selezione estesa su tutti i secoli del repertorio.

Il cd rossiniano, pubblicato da Arcana/Outhere, è uscito in ottobre in tutta Europa e ha già conquistato i giurati. Si tratta di un’incisione che si basa sull’edizione critica curata da Davide Daolmi e utilizza gli strumenti storici dell’epoca di Rossini. Oltre al talento dei solisti – il soprano Sandrine Piau, il contralto José Maria Lo Monaco, il tenore Edgardo Rocha e il basso Christian Senn – e a Coro Ghislieri, contribuiscino all’eccellente riuscita del disco Francesco Corti e Cristiano Gaudio rispettivamente al primo e secondo pianoforte, con Deniel Perer all’harmonium. Gli altri finalisti sono Christian Thielemann, uno dei maggiori direttori tedeschi, alla guida della Staatskapelle di Dresda e della Gustav Mahler Jugendorchester nei Gurrelieder di Schönberg, e un disco su Schnittke e Pärt del Coro da camera nazionale dell’Estonia.

“Incidere la Petite Messe solennelle con Coro Ghislieri è un sogno diventato realtà”, spiega il M° Giulio Prandi. “Essere in finale proprio con questo disco in un premio così prestigioso mi riempie di gioia: è un grande riconoscimento anzitutto per il lavoro di tutti gli straordinari cantanti di Coro Ghislieri, che da anni si impegnano al massimo livello; ma anche per il Ghislieri tutto, che ha sostenuto – verrebbe da dire coralmente – con tenacia, lungo vent’anni e tra mille difficoltà, lo straordinario percorso di crescita del Coro, ora considerato tra i migliori al mondo. Questa finale è dedicata a tutti coloro che hanno preso parte a questo progetto, da chi è sotto i riflettori ai dipendenti e ai collaboratori che negli anni, dietro le quinte, hanno collaborato con il Centro di Musica Antica e con il Collegio Ghislieri”.

Il M° Giulio Prandi è reduce dalla direzione di orchestra e coro della Fondazione Arena di Verona nel Messiah di Händel al Teatro Filarmonico di Verona.

“Dopo la Didone di Purcell in primavera”, racconta, “la Fondazione Arena mi ha proposto una vera sfida: una nuova produzione del Messiah, un brano colossale in cui la parte del leone è affidata proprio a orchestra e coro. Un’impresa complicata ulteriormente dalle norme anti-Covid che, oltre a imporre la mascherina al coro, disponevano l’organico di oltre cento musicisti fino a circa venti metri di distanza da me. Ciò nonostante, tutti si sono impegnati al massimo, e abbiamo raggiunto un bellissimo risultato in un ambiente di lavoro davvero entusiasmante”.

A conferma di ciò, il Direttore artistico del Centro di Musica Antica ha visto corroborarsi negli stessi giorni la sua collaborazione con la Fondazione Arena:

“Durante le prime prove, un’assistente di direzione mi ha chiesto di raggiungere il soprintendente, Cecilia Gasdia. Mi aspettava una bellissima sorpresa: un nuovo invito, il terzo in un anno, stavolta per dirigere nel maggio 2022 l’Orlando furioso di Vivaldi, anche stavolta con un cast spettacolare e in un allestimento stupendo, quello di Fabio Ceresa per il Teatro La Fenice di Venezia e per il Festival della Valle d’Itria. Sono davvero felice di questa nuova collaborazione, anche per il bellissimo rapporto che si è creato con l’Orchestra e il Coro della Fondazione Arena”.

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