La disputa territoriale fra israeliani e palestinesi è considerata la più complessa al mondo: riguarda luoghi frequentati da secoli dalle due parti, segnati da periodiche guerre e invasioni.

Alla base del conflitto c’è un problema di reciproco riconoscimento: se la maggior parte degli israeliani ritiene che il legame dei palestinesi con i luoghi della Bibbia non sia forte quanto il loro,  moltissimi palestinesi considerano gli israeliani alla stregua di invasori stranieri, senza alcun diritto di stabilirsi in una terra che loro abitano da secoli. Nonostante le innumerevoli proposte della comunità internazionale, le due parti non sono mai riuscite a trovare un compromesso su Gerusalemme e sull’assetto del futuro stato palestinese.

Il limbo in cui i palestinesi vivono da decenni, soprattutto quelli che abitano nella Striscia di Gaza, soggetti da anni a un durissimo embargo, e lo stato di militarizzazione permanente in cui vive Israele generano tensioni e violenze. L’ultima tregua è durata sette anni. Nel maggio scorso è scoppiato l’ennesimo conflitto, undici giorni di guerra che hanno visto morire 232 palestinesi e 12 israeliani.  Il quadro degli avvenimenti è ancora oggi fluido e incerto. Le Nazioni Unite dicono che 75mila persone sono in fuga dai bombardamenti israeliani. Di queste, circa 47.000 sono state accolte in 58 scuole gestite dall’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i profughi palestinesi, mentre altre 28.700 sono state accolte in case private.

“Israele e Palestina: dei diritti e delle vite” è il tema della conferenza che, in modalità a distanza, si terrà lunedì 7 giugno 2021, alle 18.00, al Collegio Borromeo (info e iscrizioni: www.collegioborromeo.it). Organizzata da Cooperation and Development Network, vedrà a confronto la giornalista e storica Paola Caridi, la scrittrice Elena  Janeczek e Luigi Bisceglia, rappresentante del VIS Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, ONG di ispirazione salesiana operativa in Palestina.  Modera Gianni Vaggi, direttore del Master in Cooperazione e Sviluppo dello IUSS – Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia.

Paola Caridi, giornalista e storica, si è trasferita nel Medio Oriente nel 2001, prima al Cairo e poi a Gerusalemme. È fondatrice ed è stata corrispondente di Lettera22, agenzia di stampa specializzata in politica estera. Ha collaborato, tra gli altri, con “l’Espresso”, “Il Sole 24 Ore” e “Limes”. Per Feltrinelli ha pubblicato diversi libri tra cui: Arabi invisibili (2007), Hamas (2009), Gerusalemme senza Dio (2013) e, nella collana Feltrinelli Kids, Gerusalemme. La storia dell’altro (2019). Ha curato La rivoluzione egiziana di ‘Ala al-Aswani (2011) .

Helena Janeczek (1964), figlia di genitori polacchi di origini ebraiche, nata a Monaco di Baviera ma da molti anni residente in Italia a Gallarate, nei suoi libri attinge alla memoria storica, a una narrazione memoriale e a personaggi o storie di eventi lontani che però parlano al presente, come per esempio ne Le rondini di Montecassino, ma anche in Lezioni di tenebra, dove attraverso la vicenda biografica di sua madre rivive il dramma della deportazione. Ha ricostruito con abilità e passione anche la vicenda umana e politica di Gerda Taro, fotografa di guerra e compagna di Robert Capa, in La ragazza con la Leica (Guanda), romanzo con il quale ha vinto il Premio Strega.

Luigi Bisceglia, bresciano, è sposato con una palestinese cristiana. Vive e lavora tra Gerusalemme e Betlemme ed è rappresentante per il Paese del VIS, Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, ONG di ispirazione salesiana presente in Palestina. È coordinatore accademico di un Master in Cooperazione e Sviluppo (MICAD) presso l’Università di Betlemme ed è portavoce in loco della Piattaforma ONG Italiane Mediterraneo e Medio Oriente.

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