Sono in libreria gli Atti del Convegno tenuto il 3 e 4 aprile 2019 in Salone Teresiano Le carte di Eugenio Montale negli archivi italiani, organizzato dal Centro Manoscritti dell’Università di Pavia e dalla Fondazione Maria Corti, in collaborazione con la Biblioteca Universitaria di Pavia.
L’occasione è stata la celebrazione del cinquantesimo anniversario del Fondo Manoscritti, nato da un’idea di Maria Corti alla quale – nei primi mesi del 1969 – Eugenio Montale regalò alcuni suoi manoscritti, perché fossero il primo nucleo del Fondo, e altri ne avrebbe donati in seguito (data poi al 2004 la donazione, sempre di carte montaliane, fatta da Gina Tiossi, la sua fedele governante).
Il Convegno ha dato per la prima volta una mappa precisa e dettagliata delle carte di Montale conservate in archivi pubblici e archivi privati grazie alla partecipazione di studiosi e istituzioni che conservano i documenti, in un’ideale ricostruzione “sulla carta” dell’archivio diffuso di uno dei più grandi poeti italiani.
Se ne parla con la curatrice Gianfranca Lavezzi, e con Paolo Zoboli e Mauro Querci venerdì 16 aprile 2021, alle ore 17.00, per la rubrica “Il libro della settimana” in diretta sulla pagina Facebook della Biblioteca https://www.facebook.com/bibliotecauniversitariapavia
Gianfranca Lavezzi, professore ordinario di Letteratura italiana all’Università degli Studi di Pavia, è Presidente del Centro Manoscritti fondato da Maria Corti. La sua attività di ricerca ha sempre riservato particolare attenzione al versante poetico della letteratura italiana tra Sette e Novecento, indagato soprattutto dal punto di vista metrico e linguistico. Tra gli autori ai quali ha dedicato libri e saggi figurano, oltre a Montale, Metastasio, Foscolo, Pascoli, D’Annunzio, Saba.
Paolo Zoboli, nato a Genova nel 1967, insegna Italiano e Latino al Liceo scientifico di Sesto Calende. Dal 1991 al 2007 ha svolto attività didattica e di ricerca presso l’Università Cattolica di Milano e nel 2014 ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale a professore associato di Letteratura italiana contemporanea. Oltre a numerosi studi su rivista e in volume, ha pubblicato La rinascita della tragedia. Le versioni dei tragici greci da d’Annunzio a Pasolini (Pensa MultiMedia, Lecce 2004), Sbarbaro e i tragici greci (Vita e Pensiero, Milano 2005) e Linea ligure. Sbarbaro, Montale, Caproni (Interlinea, Novara 2006). Di Camillo Sbarbaro ha curato Fuochi fatui (All’insegna del Pesce d’Oro, Milano 1997) e Pianissimo (San Marco dei Giustiniani, Genova 2008); di Ceccardo Roccatagliata-Ceccardi Lettere di crociera (ivi 1996) e Il libro dei frammenti (ivi 2003); di Enrica Gnemmi Il muro di Berlino (Interlinea, Novara 2011) e Requiem (ivi 2014); di Renzo Gherardini Poesie 1947-1999 e Poesie 2002-2011 (Le Lettere, Firenze 2014 e 2018).
Mauro Querci, 57 anni, caporedattore del settimanale «Panorama», è nato e ha studiato a Firenze, laureandosi in Letteratura italiana con Lanfranco Caretti. La tesi ha avuto come argomento le interviste di Eugenio Montale, con il titolo «Montale nel viaggio della memoria» (anno 1988). In sintesi, è una ricostruzione attraverso il percorso delle interviste rilasciate dall’autore delle sue esperienze biografiche e di quelle poetiche. Con questa tesi ha vinto il Premio Montale. La sua raccolta di Montale preferita è La bufera e altro. È assolutamente incuriosito dalla distanza che c’è in Montale fra testimonianza poetica e avventura biografica.