Il corso di “Regia e scrittura scenica nel teatro contemporaneo” – articolato in dodici lezioni che si terranno al Collegio Borromeo, in modalità a distanza, dal 19 aprile al 25 maggio 2021 – propone una panoramica della scena teatrale contemporanea a partire dalla fine degli anni Cinquanta.
“In quegli anni – spiega Giada Cipollone, docente all’Università di Pavia e responsabile del corso – sia negli Stati Uniti che in Europa prendono vita simultaneamente alcune esperienze artistiche che trovano nel teatro un medium fluido e permeabile, in grado di raccogliere sperimentazioni estetiche, riflessioni teoriche, pratiche politiche, nuovi immaginari. L’elaborazione dell’idea di ‘scrittura scenica’ alla fine degli anni Sessanta squarcia il legame del teatro con testo e luogo e quello della scena con la rappresentazione. La regia, guardata ora con incanto e ora con sospetto, si trova a contrattare il suo primato e a negoziare la sua funzione. Intanto il paradigma performativo sollecita il dibattito critico e teorico sullo statuto della teatralità e si propone come una grammatica – non istituzionalizzata e normativa – per la nuova pratica della scena, che incontra l’immagine, le arti visive e le nuove tecnologie”.
Le lezioni del corso intendono attraversare questa complessità attraverso la scelta e l’approfondimento di alcuni “casi” teatrali, dal Living Theatre a Carmelo Bene, dalla Societas Raffaello Sanzio a Motus.
Insegnamento a libera scelta con riconoscimento di 6 CFU per il corso di laurea in Scritture e progetti per le arti visive e performative.
Info e iscrizioni: www.collegioborromeo.it