Una sfida di quelle che coinvolgono mezza Italia, tra due delle squadre più forti. Gino Cervi e Gianni Sacco per il Milan e Davide Ferrari e Corrado Del Bò per la Juve si sfidano in diretta sulla pagina Facebook della Biblioteca Universitaria di Pavia venerdì 26 marzo 2021, alle ore 17.00.
Arbitro incompetente: Antonella Campagna
L’ordine dei titoli, e quindi delle squadre, è puramente cronologico.
Michele Ansani, Gino Cervi, Gianni Sacco, Claudio Sanfilippo
1899 A.C. MILAN, Hoepli, 2019
120 anni di storia sentimentale in rosso e in nero. Dal Milan delle origini ai nostri giorni: scudetti, coppe, palloni d’oro, partite epiche, stadi di tutto il mondo e soprattutto campioni leggendari raccontati come in un grande romanzo popolare.
Una passione tramandata di generazione in generazione, dagli albori al Gre-No-Li, da Schiaffino a Rivera, da Rocco a Sacchi, dalla dinastia Maldini a Van Basten e a Shevchenko, passando per Wembley, la “fatal Verona”, Barcellona, Atene, Istanbul e ancora Atene, e in attesa della riscossa.
E poi le storie nascoste e dimenticate, le curiosità, i riti e le scaramanzie: una “fede” calcistica che diventa eredità familiare, memoria pubblica e privata, cultura trasversale, da Tognazzi a Franco Loi, da Jannacci a Beppe Viola, da Kobe Bryant a Emis Killa. La storia dell’A.C. Milan 1899 raccontata come un romanzo collettivo, con prefazione di un “milanista doc”.
Massimo Bocchiola, Andrea De Benedetti, Corrado Del Bò, Davide Ferrari
Juventus FC 1897, Hoepli, 2020
La leggendaria storia della squadra più amata e più odiata d’Italia. La Juve è un film che comincia in bianconero e prosegue in uno smagliante technicolor.
Personaggi e interpreti: il suo undici imbattibile degli anni Trenta; i campioni stranieri che le hanno dato lustro, da Mumo Orsi a Charles e Sivori, da Platini a Zidane fino a Cristiano Ronaldo; i campioni italiani, da Boniperti a Del Piero, che l’hanno fatto amare dalle Alpi alla Sicilia; i presidenti carismatici e gli allenatori mai sazi di vittorie. Perché la Juve non è solo la Juve: la Juve è il calcio italiano.
Gli autori, appassionati di calcio e accaniti tifosi juventini, delineano un grande affresco narrativo, rievocando fin nelle pieghe, partite, campionati, segreti e polemiche della squadra più titolata d’Italia. Il volume è inoltre arricchito dalla presenza di box cameo di tifosi eccellenti: Virginio Rognoni, Paolo Bertinetti, Mario Desiati, Angelo Stella, Giovanni Negri, Luca Beatrice, Massimo Zampini, Christian Rocca, Marco Lodola e Roberto Santachiara.
Gino Cervi, filologo romanzo prestato trent’anni fa all’editoria e mai più restituito. Ha lavorato per enciclopedie e dizionari, manuali scolastici e guide turistiche. Nel 2019 ha pubblicato un libro su Fausto Coppi e uno sul Milan e si ritiene soddisfatto come se avesse vinto la Coppa dei Campioni-Champions League: cosa che, essendo milanista, ha già provato più volte nella vita. A differenza di altri. A maggio esce il suo prossimo libro: Ho fatto un Giro. Diario di una corsa fuori stagione. Touring Club Italiano
Gianni Sacco insegna diritto pubblico comparato presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pavia. Al momento, causa pandemia, è senza fissa dimora non potendo occupare il posto 11 – fila 07 – settore 267 dello Stadio di San Siro, che da più di quarant’anni è la sede principale dei suoi affari ed interessi. Nel suo curriculum è orgoglioso di segnalare un’imbarazzante tendenza a ragionare da ultrà milanista. Gradirebbe che al suo funerale non partecipassero interisti e juventini.
Corrado Del Bò, professore di Filosofia del diritto in Statale, a Milano, autore di monografie e articoli scientifici, ma soprattutto di un libro sulla filosofia del calcio, scritto a quattro mani con un tifoso del Bue. Dal che si desume che è un gobbo molto tollerante.
Davide Ferrari, attore, regista, autore. Tra uno spettacolo e l’altro ritorna sempre al bar del paese (fino a quando era aperto) per la partita di campionato e di Champions: il suo teatro preferito, con un pubblico di quattro generazioni di juventini a inventare parole, rigorosamente in dialetto, per godere e soffrire (solo ogni tanto) insieme alla Vecchia Signora.