Martedì 30 marzo 2021, alle ore 18.00, il terzo incontro in modalità a distanza del ciclo “Il moderno guarda all’antico. Tra letterature, arte, filosofia”, ideato da Clelia Martignoni, Silvana Borutti ed Elisa Romano.
Ulisse, l’Odissea e gli autori modernisti: qual è la loro relazione? Ancora: quali suggestioni archeologiche hanno ispirato il regista Luchino Visconti e i suoi sceneggiatori? E in quale modo la cultura dell’antico si innesta nella cultura moderna, sia pure con discontinuità? Sono solo alcuni degli argomenti che verranno dibattuti nelle lezioni del ciclo “Il moderno guarda all’antico. Tra letterature, arte, filosofia” che Clelia Martignoni, letterata contemporaneista, Silvana Borutti, filosofa, ed Elisa Romano, filologa classica, hanno ideato per il Collegio Borromeo.
Un ciclo nato all’insegna della più assoluta interdisciplinarità, che ha preso il via mercoledì 17 marzo 2021 per svilupparsi in sette lezioni complessive, l’ultima il 12 maggio. L’approccio interdisciplinare al sapere traccia l’orizzonte di una cultura che vuole preparare le giovani generazioni ad affrontare un mondo sempre più complesso, che vuole abituarle a vedere i problemi da più punti di vista e a inventare nuovi modi di pensare.
Di più: il processo di trasformazione della cultura che predilige l’approccio interdisciplinare rappresenta un allenamento indispensabile per comprendere a tutto tondo non solo ciò che si sta studiando, ma anche ciò che succede nel proprio contesto di riferimento; fornisce la possibilità di «mettere insieme» dati diversi di uno stesso argomento per abituare il soggetto a muoversi orizzontalmente e far transitare la mente da un contesto a un altro. In questa direzione si muove questo ciclo di incontri.
Nel primo appuntamento Clelia Martignoni, Elisa Romano e Serena Feloj hanno illustrato la sostanza del corso (cos’è l’antichità oggi, per i moderni, osservata da più discipline? quali valori associamo al mondo classico? come viviamo questi valori, come li abbiamo innestati nella cultura moderna e contemporanea?).
Poi, uno dopo l’altro, in Borromeo studiosi di livello internazionale ai quali sono state affidate le varie lezioni: da Pietro Boitani (24/03), comparatista emerito della Sapienza, al filologo classico Maurizio Bettini (30/03) dell’Università di Siena; da Giuseppe Cambiano (14/04), studioso di filosofia greca della Normale di Pisa a Gianluca Garelli (22/04), studioso di estetica a Firenze; da Gherardo Ugolini (29/04), filosofo classico dell’Università di Verona a Franco Ferrari (29/04), studioso di filosofia antica all’Università di Salerno, ai pavesi Maurizio Harari (12/05), archeologo e direttore del dipartimento di studi umanistici del nostro ateneo e Federica Villa (12/05), docente di cinema.
Le lezioni, ricordiamo, sono in modalità a distanza e rivolte non solo agli studenti ma a tutti gli interessati.