A pochi giorni dall’uscita è già in ristampa L’inventore di libri. Aldo Manuzio, Venezia e il suo tempo, e la Biblioteca Universitaria di Pavia lo presenta con l’autore Alessandro Marzo Magno e con Daniele Orzati, in diretta sulla pagina Facebook della Biblioteca, venerdì 11 dicembre 2020, alle ore 17.00, per il ciclo d’incontri online “Il libro della settimana”. Antonella Campagna sarà in Salone Teresiano con il Polifilo e altre edizioni Aldine della Biblioteca.
Forse non lo sapete, ma il piccolo oggetto che avete in mano – così maneggevole, chiaramente stampato, dai caratteri eleganti, corredato da un frontespizio e da un indice – deve quasi tutto al genio di Aldo Manuzio, che cinque secoli fa ha rivoluzionato il modo di realizzare i libri e ha reso possibile il piacere di leggere. Benvenuti nel mondo del primo editore della storia.
Il libro – così come lo conosciamo ancora oggi – nasce a Venezia tra la fine del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento. Padre di questa invenzione è Aldo Manuzio. Nato a Bassiano, nel Lazio, transitato per Ferrara e per Carpi, dov’era docente dei principi Pio, approda ormai quarantenne a Venezia. La città in quegli anni è l’indiscussa capitale europea della stampa e così il precettore si trasforma in editore. Pubblica inizialmente grammatiche e testi in greco necessari per apprendere la lingua classica. Poi i suoi orizzonti si allargano: nel 1501 dà vita a una vera e propria rivoluzione, quella del libro tascabile. Se prima si leggeva per necessità (e lo si faceva a voce alta), da quel momento leggere diventa un piacere a cui dedicarsi nel silenzio dell’intimità. E non finisce qui. Manuzio, con il suo amico Pietro Bembo, importa nel volgare italiano i segni di interpunzione che erano utilizzati soltanto nel greco antico: accenti, apostrofi, virgole uncinate e punto e virgola. Quando muore, nel 1515, il mondo del libro è definitivamente cambiato. Alessandro Marzo Magno ricostruisce le tappe di una straordinaria carriera, nell’unico posto al mondo dove sarebbe stata possibile: Venezia.
Alessandro Marzo Magno, veneziano per nascita e milanese per lavoro, si è laureato in Storia all’Università di Venezia Ca’ Foscari. Giornalista, è stato per quasi dieci anni responsabile degli esteri del settimanale “Diario”, diretto da Enrico Deaglio. Ha pubblicato svariati libri di argomento storico, tra i quali L’alba dei libri. Quando Venezia ha fatto leggere il mondo (Garzanti 2012, più volte ristampato e tradotto in inglese, spagnolo, giapponese, coreano e cinese), Missione grande bellezza. Gli eroi e le eroine che salvarono i capolavori italiani saccheggiati da Napoleone e da Hitler (Garzanti 2017) e Il ricettario di casa Svevo (a cura di, La nave di Teseo 2018).
Daniele Orzati, esperto in narrazione strategica d’azienda e di marca e docente del master universitario in Storytelling presso l’Università degli studi di Pavia, ha pubblicato Visual storytelling. Quando il racconto si fa immagine (Hoepli, 2019), in gran parte dedicato al Polifilo di Aldo Manuzio.