Che San Siro, patrono di Pavia festeggiato il 9 dicembre, avremo quest’anno? Diverso, certamente, perché il 2020 è l’anno terribile della pandemia. Ma una certezza l’abbiamo: il libro di San Siro di Mino Milani, “lo scrittore di Pavia”, come lo chiamava Maria Corti.
È già in libreria Mariuccia e una questione di rose, e la Biblioteca Universitaria di Pavia lo presenta con l’amatissimo autore, l’editore Giovanni Giovannetti, Maria Cristina Scalabrini e Antonella Campagna, in diretta sulla pagina Facebook della Biblioteca https://www.facebook.com/bibliotecauniversitariapavia, giovedì 3 dicembre 2020, alle ore 17.00, per il ciclo d’incontri online “Il libro della settimana”.
Torna il commissario della Imperial Regia Polizia Austriaca Melchiorre Ferrari, l’antieroe romantico protagonista di tante storie del più amato scrittore pavese, e torna la Pavia asburgica, città di frontiera di un grande Impero al crepuscolo, città abitata da gente laboriosa che di poco si accontenta, di poco vive e poco sorride.
Tra i suoi vicoli si dipanano le storie di due donne, Mariuccia e Pellegrina, che non potrebbero essere più diverse tra loro: l’una quasi analfabeta, l’altra studentessa universitaria. Ma, entrambe giovani e piacenti, rivendicano orgogliosamente la loro femminilità e il diritto di decidere da sole il proprio destino. Una è vittima di omicidio, l’altra ne è causa (quasi) inconsapevole. Sui delitti indaga Melchiorre Ferrari. Sullo sfondo è una città tanto amata dal commissario – e da Mino Milani – che ne conosce i segreti: le piazze luminose e le cripte oscure, i rossi muri di mattoni ricoperti di salnitro e stillanti umidità, le brume autunnali che vengono dal fiume, i bastoni ricoperti di antica vegetazione. E ne conosce la gente, dal luminare di fama internazionale al piccolo contrabbandiere al più umile mendicante, tutti affaccendati a perseguire una scheggia di felicità.