Copernicus è il programma di osservazione della terra dell’Unione Europea, concepito per mantenere costantemente monitorato il nostro pianeta, a beneficio di tutti i cittadini europei e in accordo con la “Politica Spaziale Europea” (EU Space Policy). Copernicus, attraverso un investimento di miliardi di euro da parte della Commissione Europea (CE) e dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), offre servizi di informazione basati sull’osservazione della Terra satellitare e su dati geospaziali affini. Copernicus è accompagnato da una serie di iniziative collegate che mirano a incentivarne l’utilizzo anche tramite la creazione di servizi innovativi sostenuti dai dati satellitari delle costellazioni Sentinel, il “segmento di spazio” di Copernicus.
In questo contesto si colloca l’iniziativa Copernicus Masters, organizzata e realizzata dal centro AZO con la partecipazione di importanti aziende quali Planet e Airbus, per promuovere l’espansione del mercato dei servizi basati sulle informazioni prodotte da Copernicus. Ogni anno diverse categorie di concorso lanciano varie sfide che le aziende innovative raccolgono presentando le proprie idee per nuovi servizi. Ogni idea è accompagnata da piani industriali per lo sfruttamento commerciale.
La sfida è stata raccolta anche nel nostro Ateneo, dove il gruppo di ricerca che fa capo ai laboratori di Telerilevamento e FabSpace è da tempo attivamente impegnato nel trasferimento tecnologico anche tramite la spin-off accademica Ticinum Aerospace (TA); in questo ambiente, le idee non mancano. E infatti l’ing. David Marzi, che sta svolgendo il proprio dottorato in tale gruppo, ha presentato assieme a TA l’idea di un servizio di monitoraggio satellitare del riso biologico, denominato “Vialone”. Il servizio mira a fornire informazioni di tracciabilità integrate per i prodotti “bio” tramite l’elaborazione di serie multitemporali di dati satellitari. L’idea di David è arrivata tra i finalisti della sfida “EU Space data for new Business Applications Challenge”. Il nuovo risultato raggiunto conferma il Gruppo di Telerilevamento come uno dei più attivi nel trasferimento tecnologico, con particolare riguardo alla creazione di nuovi servizi basati sulla nuova generazione di dati satellitari distribuiti tramite Copernicus.