Dal 5 al 9 ottobre i primi campionamenti all’interno del Parco del Ticino, condotti dai 5 laboratori di ricerca del progetto.
Dopo una fase preliminare necessaria per selezionare i siti idonei alla ricerca, nella settimana dal 5 al 9 ottobre 2020 si svolgeranno le prime attività di campo presso il Parco del Ticino, nelle località di La Fagiana e Geraci.
Saranno impegnati simultaneamente i 5 team di ricerca coinvolti nel progetto: ecologi, dendrocronologi, ecofisiologi, botanici, fitopatologhi e genetisti facenti parte dell’Università degli Studi di Pavia, dell’Università degli Studi della Basilicata e dell’Istituto di Bioscienze e BioRisorse del CNR.
Scopo del progetto è comprendere le origini del deperimento della specie vegetale Quercus robur (Farnia) utilizzando i diversi ambiti di ricerca dei laboratori coinvolti, selezionando coppie di farnie formate da un albero sano e uno fortemente compromesso.
Questi sono due dei molteplici quesiti a cui i ricercatori, che si recheranno nei boschi, cercheranno di rispondere attraverso la ricerca:
“Il deperimento della quercia è dovuto alla genetica degli individui, oppure è legato al microambiente in cui si è insediata la pianta?”
“La disponibilità idrica nel sottosuolo o gli effetti di eventi climatici estremi di questi ultimi anni condizionano il deperimento?”
È possibile seguire il lavoro dei ricercatori in tempo reale e rimanere informati sugli sviluppi e sui risultati della ricerca attraverso i canali social del progetto ResQ attivi: Facebook, Instagram e Twitter.
“Deperimento della quercia nei boschi planiziali: studio multidisciplinare per la selezione di risorse genetiche resistenti” è un progetto co-finanziato da Regione Lombardia Direzione generale Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi nell’ambito del bando per il finanziamento di progetti di ricerca in campo agricolo e forestale.