L’Università di Pavia guadagna due posizioni nella classifica Censis 2020/2021 dei grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti), raggiungendo così il secondo posto con 90,3 punti, subito dopo l’Università di Perugia in prima posizione con 92,7 punti.
Il nostro Ateneo incrementa di 9 punti l’indicatore relativo alle strutture, di 6 quello della comunicazione e dei servizi digitali e di 7 quello dell’occupabilità.
Giunta alla sua ventesima edizione, la classifica Censis è uno strumento creato per fornire orientamenti alle scelte di tutti gli studenti pronti a intraprendere la carriera universitaria. Si tratta di un’articolata analisi del sistema universitario italiano (atenei statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensioni) basata sulla valutazione delle strutture disponibili, dei servizi erogati, del livello di internazionalizzazione, della capacità di comunicazione 2.0 e della occupabilità.
Per quanto riguarda poi il focus sulla didattica delle lauree biennali, relativamente agli atenei statali, Pavia risulta prima nei corsi di area scientifica (biologia, biotecnologie agrarie, biotecnologie industriali, biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche, fisica, matematica, scienze chimiche, scienze della natura, scienze della nutrizione umana, scienze dell’universo, scienze e tecnologie della chimica industriale, scienze e tecnologie della navigazione, scienze e tecnologie geologiche, scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio, scienze geofisiche, scienze per la conservazione dei beni culturali, scienze statistiche, scienze statistiche attuariali e finanziarie) e seconda in quelli di area letterario umanistica (archeologia, conservazione e restauro dei beni culturali, filologia moderna, filologia, letterature e storia dell’antichità, scienze delle religioni, scienze filosofiche, scienze storiche); per quanto riguarda invece le lauree magistrali a ciclo unico, l’Ateneo pavese è secondo nell’area di medicina-chirurgia e terzo in quella di architettura e ingegneria.