Su “STANZE_unipv” il nuovo video-magazine dell’Università di Pavia, in occasione del 25 aprile, sono stati pubblicati tre contributi per ricordare e celebrare i 75 anni della Liberazione.

1) I giorni indimenticabili della liberazione di Elisa Signori, professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Pavia

Quest’anno il 25 aprile sarà diverso: nessun corteo, piazze vuote. Un invito a tornare a 75 anni fa, al 25 aprile 1945, in quel clima di incertezza sul futuro, scandito dai lutti, che richiama molti parallelismi con l’oggi. Lo storico ci accompagna nei “giorni indimenticabili della liberazione” di Pavia, insieme al rettore dell’Università Plinio Fraccaro, il rettore della Liberazione.

Tra ricordi, luoghi noti, episodi di rivolta in Ateneo, studenti e professori come protagonisti, nell’urgenza e nella consapevolezza di una renovatio profonda, fatta di libertà e responsabilità.

https://stanze.unipv.it/homepage/storie/i-giorni-indimenticabili-della-liberazione/

2) Banditi: un diario della Resistenza di Carla Riccardi, professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Pavia.

Banditi di Pietro Chiodi si può definire un diario della Resistenza, anche se il suo autore nella premessa all’edizione del 1961 lo definisce “un documentario storico nel senso che personaggi, fatti ed emozioni sono effettivamente stati”. Anzi dichiara di essere l’unico testimone sopravvissuto di molti dei fatti narrati.

Pietro Chiodi è stato un importante filosofo, che dopo la guerra ha insegnato all’Università di Torino, ma nel ’39 è chiamato alla cattedra di filosofia nel liceo di Alba dove incontra Leonardo Cocito, professore di italiano e latino, fervido antifascista. Ambedue saranno insegnanti di Fenoglio e saranno amici, poi insieme partigiani. Dopo l’inaspettata felicità per la caduta di Mussolini il 25 luglio ’43, ecco che la storia prende la sua piega più tragica con l’occupazione tedesca e la repubblica di Salò. I due costituiscono una banda partigiana che agisce fino all’agosto del ’44, quando tutti saranno presi e tradotti in carcere. Cocito e altri compagni saranno giustiziati. Chiodi inviato in un campo di lavoro da cui riuscirà fortunosamente a fuggire e rientrare in Italia per riorganizzare la resistenza nell’albese. Avventure drammatiche, successi e sconfitte, grandi amicizie, intermezzi comici animano il libro scritto in prima persona e scandito giorno per giorno come un diario con uno stile da presa diretta, senza fronzoli, con frasi brevi quasi mitragliate. Più ampia la parte centrale degli anni ’44-’45 fino alla conclusione con la presa di Torino. Un documento importante diretto soprattutto ai giovani per ricordare loro la difesa sempre vigile della libertà.

https://www.youtube.com/watch?v=eMLyf2GoaUI

3) Un canto di libertà. La ballata del 25 aprile di Alfonso Gatto di Massimo Castoldi, direttore della Fondazione Memoria della Deportazione di Milano e professore a contratto di Filologia italiana all’Università di Pavia.

Per parlare della parola “libertà”, Massimo Castoldi presenta un’anteprima della ballata di Alfonso Gatto, un testo dimenticato, letto alla Rai nel 1963 e recentemente ritrovato a Pavia tra le carte del Centro per gli Studi sulla Tradizione Manoscritta di Autori Moderni e Contemporanei. Una ballata di riflessione sulla Resistenza, quale esperienza corale e universale, “come una volontà di comprensione umana”. Una sensazione di libertà e rigenerazione, connessa al rinnovamento della natura.

https://stanze.unipv.it/homepage/parole/un-canto-di-liberta-la-ballata-del-25-aprile-di-alfonso-gatto/