Martedì 18 febbraio 2020, alle ore 17.00, nel Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia (Corso Strada Nuova, 65), verrà presentato il volume di Giuseppe Zucca “Prigionieri di guerra in Lomellina”. Con l’autore conversano Giovanni Patrucchi e Pierangelo Lombardi.

Il libro, frutto di lunghe ricerche in archivi nazionali ed esteri, racconta le vicende dei prigionieri di guerra alleati, per lo più sudditi dell’impero britannico, che, catturati in Africa e rinchiusi dapprima in campi in Libia e in Italia, furono poi assegnati al campo di lavoro 146 di Mortara e, infine, negli oltre 30 distaccamenti aperti in Lomellina, nel Pavese e nel Lodigiano.

Nei paesi della nostra provincia oltre duemila giovani prigionieri trascorsero l’estate del 1943 lavorando a fianco a fianco dei contadini locali nel duro lavoro dei campi.

Poi, nei giorni caotici che seguirono l’annuncio dell’armistizio dell’8 settembre, centinaia di loro fuggirono e si nascosero nei boschi e nei campi di granturco, liberi ma totalmente allo sbando.

Fu allora che si assistette ad uno straordinario fenomeno che Roger Absalom, il maggior studioso di tale vicenda, ha chiamato “l’inattesa alleanza”: migliaia e migliaia di uomini e donne italiani, di ogni ceto e condizione, correndo mortali pericoli, si impegnarono a sfamare, vestire, nascondere gli evasi favorendo poi la loro fuga soprattutto verso la Svizzera.

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