Mercoledì 15 gennaio 2020, alle ore 17.30, presso il Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria (Corso Strada Nuova, 65 – Pavia), si terrà la presentazione del libro di Andrea de Alberti La cospirazione dei tarli. L’universo di don Chisciotte”.

«Ho tolto il suo peso a un uomo perduto»: La cospirazione dei tarli può essere letto come una biografia poetica di Cervantes. I tarli non sono quelli in una vecchia edizione del Don Chisciotte: sono tarli mentali eppure reali. Infatti questo libro racconta anche la storia di Francesco Pacheco, quel pittore che dipinse tutti i più grandi personaggi spagnoli del suo periodo a eccezione di Cervantes. La ragione è curiosa: Pacheco era ossessionato dal rumore dei tarli nella tela e non riuscirà mai a terminarne l’opera. Spetterà così solamente a Cervantes costruire passo dopo passo la sua vicenda personale e letteraria attraverso la figura del Chisciotte, perché «chi tradisce una segreta abitudine è sotto minaccia di una stagione di fuoco».

Con l’autore Andrea De Alberti ne parla Gino Cervi.

Andrea De Alberti è nato a Pavia (1974) dove si è laureato in Lettere moderne. Ha collaborato con il Fondo manoscritti di autori moderni e contemporanei creato da Maria Corti, curando con Mario Bignamini il catalogo Tra le carte di Quasimodo. Poesie, traduzioni, lettere (Pavia 2004). Suoi testi sono usciti nell’Ottavo quaderno italiano a cura di Franco Buffoni (Marcos y Marcos). Ha pubblicato una monografia sul Teatro dei Sensibili di Guido Ceronetti (Bergamo 2003) e le raccolte di poesie In presenza del fantasma nell’Ottavo Quaderno Italiano di Poesia Contemporanea a cura di Franco Buffoni (Milano 2004), Solo buone notizie, (Interlinea 2007), Basta che io non ci sia (Manni 2010), Litalìa (La Grande Illusion 2011) e nel 2017 Dall’interno della specie per Einaudi. È presente in diverse riviste e antologie di poesia tra le quali Nuovi poeti italiani in “Nuova corrente”, 135 (2005) a cura di Paolo Zublena. Dopo un’esperienza lavorativa in ambito editoriale ha deciso di lavorare come i nonni in un’osteria.

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