Venerdì 24 gennaio 2020, alle ore 18.00, presso l’Aula Magna del Collegio Cairoli (Piazza Cairoli 1, Pavia), si terrà la presentazione del libro “Il futuro non è un vicolo cieco. Lo stato tra globalizzazione, decentramento ed economia digitale” di Franco Gallo, Presidente Emerito Corte Costituzionale (ed. Sellerio).
Introduce: Andrea Zatti, Presidente Fondazione Romagnosi e Rettore Collegio Cairoli.
Dialogano con l’autore:
Franco Osculati, Università di Pavia
Fabio Rugge, Università di Pavia
Con la chiarezza che deriva da un profondo sapere giuridico, Franco Gallo, Presidente emerito della Corte costituzionale, guida il lettore dentro alcune delle problematiche che più interessano l’attuale discussione pubblica. Sono i temi relativi alla globalizzazione, all’Europa, al decentramento e ai network nei loro rapporti con lo Stato e la sua capacità di decisione, vale a dire le questioni su cui, spesso con troppa approssimazione, vertono i discorsi di questa fase critica della democrazia rappresentativa e su cui insistono con facile presa le descrizioni dei nuovi movimenti politici. Al contrario, è proprio l’approssimazione, la mancanza di precisione e conoscenza, che questo libro spinge a superare.
Gallo si occupa di chiarire e ricostruire nelle loro obbligate conseguenze, anche le più critiche, i vari meccanismi giuridici, preparati da leggi e regolamenti approvati, intorno alle questioni cruciali di questo momento sociale. Per esempio: come si sta spostando l’equilibrio tra i diritti sociali e i diritti proprietari e quanto questo spostamento è compatibile con i fondamenti costituzionali? Quanto è armonica con i principi di giustizia sociale interni ai nostri ordinamenti l’obbligatorietà dell’equilibrio di bilancio? Il mercato e le sue regole fino a che punto possono limitare il potere di imposizione fiscale degli Stati nazionali, per dirne una, di fronte alle multinazionali? Quali traumi ai principi di sussidiarietà e di solidarietà recano certi schemi, oggi prevalenti, che si dichiarano federalistici? Alcune delle domande che investono il nostro futuro, che solo l’inadeguata consapevolezza rende minaccioso e ineluttabile.