Giovedì 19 dicembre 2019, alle ore 17.30, presso il Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia (Corso Strada Nuova, 65), Maria Cristina Scalabrini e Mino Milani presentano il libro di Mino Milani Notte e neve, con illustrazioni di Angelo Ruta.
L’eroismo di una giovane ragazza, che dà tutta sé stessa per salvare la propria famiglia. Mino Milani svela una pagina emozionante della propria vita attraverso un racconto crudo, delicato e toccante.
“Mino Milani torna a scrivere per i suoi lettori preferiti, i giovani. Con Notte e neve (Einaudi ragazzi, con illustrazioni di Angelo Ruta), da pochi giorni in libreria, riporta a galla un ricordo di famiglia e lo trasforma in una storia a lieto fine. Dura ma toccante. Perché vera. Protagonista del racconto è la mamma dello scrittore, Piera Castelli che, a soli 14 anni, si trova da sola ad affrontare la terribile epidemia Spagnola che ha mietuto in Europa milioni di vittime. Siamo a Siziano nel 1917. A villino San Rocco, un bel palazzo lombardo di fine Ottocento, vive Piera con i genitori, il nonno, una sorella e cinque fratelli. «I due grandi leoni in pietra, in quella notte di dicembre, non bastarono a spaventare la Spagnola che contagiò in modo dirompente tutta la famiglia, tranne mia mamma Piera – racconta Mino Milani, sprofondato nella grande poltrona del suo studio di piazza San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia -. Aveva solo 14 anni e si dovette rimboccare le maniche. Era l’unica ancora in piedi, risparmiata non si sa perché dalla malattia». La penna di Milani dà corpo e forma ai ricordi della mamma che, per anni, si è schernita ogni qualvolta veniva dipinta come una piccola eroina. «Eppure ha avuto coraggio – incalza lui, commuovendosi al pensiero -. In paese ci furono migliaia di morti e un solo medico in prima linea, il dottor Pietra ». Fu proprio il medico condotto del paese, un uomo grande e grosso con i capelli bianchi, a fornire alla giovanissima Piera le istruzioni per curare la sua famiglia. Tutti a letto malati. «Si ammalarono tutti e per giorni, tra lenzuola da lavare, brodi da cuocere, medicine (poche) da somministrare pensò di non farcela». Ad aiutarla arrivò, preziosa come la Provvidenza, la signorina Fildiferro, maestra del paese ormai in pensione. «Non si chiamava davvero così – dice Milani – ma si era guadagnata quel soprannome per la sua severità». Arcigna ma dolce con Piera. «Fu una dura lotta per strappare i familiari alla morte – prosegue lo scrittore – combattuta giorno per giorno con tenacia, altruismo e speranza».
(Intervista di Maria Grazia Piccaluga, La storia di mamma Piera nel libro di Milani per ragazzi, in “La Provincia Pavese”, 9 novembre 2019)