PRISMA, acronimo di “PRecursore IperSpettrale della Missione Applicativa”, è un nuovissimo satellite italiano per l’osservazione della Terra, lanciato il 22 marzo di quest’anno. Nell’ambito del programma di testing contemporaneo coordinato a livello nazionale, una nostra squadra di studenti è pronta a partecipare alla messa a punto del sistema.

Lo scopo della missione PRISMA è di testare un dimostratore tecnologico dotato di strumenti ottici per il monitoraggio iperspettrale della superficie terrestre; i dati iperspettrali permettono di individuare e quantificare la presenza di sostanze chimiche con un’accuratezza irraggiungibile dalle tradizionali missioni multispettrali oggi molto più diffuse. Dopo la costellazione di satelliti radar COSMO/SkyMed, novità assoluta all’epoca del lancio nel 2007, l’Agenzia Spaziale Italiana porta nuovamente il nostro paese al centro dell’attenzione “spaziale” con questo avanzatissimo sensore.

Avendo terminato le fasi di stabilizzazione dell’orbita, di calibrazione e validazione del sensore, l’Agenzia sta organizzando il test ufficiale del segmento di terra per la parte di distribuzione dei dati raccolti dal satellite. Il test si svolgerà giovedì 19 dicembre, quando diverse università e centri di ricerca italiani effettueranno contemporaneamente l’accesso, lo scarico dei dati d’archivio, e l’immissione di richieste di programmazione del satellite. Il test prevede anche la consultazione del servizio assistenza dell’Agenzia; inoltre, le richieste immesse nel sistema entreranno effettivamente nella programmazione del satellite, il quale, nei giorni successivi, acquisirà sulle zone identificate dai “tester”.

La partecipazione al programma avviene tramite invito da parte dell’Agenzia, che ha contattato i gruppi di ricerca italiani più attivi nell’Osservazione della Terra da satellite. Tra questi, i nostri laboratori FabSpace e Telecomunicazioni e Telerilevamento, che hanno chiamato a raccolta un gruppo di volontari. Innanzitutto alcuni studenti dell’indirizzo “Space Communication and Sensing” della laurea magistrale in “Electronic Engineering”, la più vicina culturalmente; a questi si sono affiancati anche studenti di “Computer Engineering” e della laurea triennale in ingegneria elettronica ed informatica. Gli studenti Arabinda Barik, Rita Di Cecca, Giacomo Fiorani, Javier Ignacio Santtiz Jara, Soheil Salmani Shabafrouz, Francesco Silino, e Riski Setyo Wibowo hanno già tenuto riunioni di coordinamento in FabSpace in vista dell’evento e sono ora pronti a “mettere a dura prova” il sistema giovedì prossimo al segnale dell’Agenzia. Buon lavoro “spaziale” ai nostri studenti!

[Fonte immagine]