Sabato 18 maggio 2019 al Museo per la Storia dell’Università di Pavia (Corso Strada Nuova 65) inaugurazione della mostra “La bellezza della scienza. Cercarla nella sua storia, rappresentarla, comunicarla per meglio apprenderla” e apertura serale per la Notte dei Musei.
L’inaugurazione della mostra, inserita anche nel programma ufficiale di Bambinfestival, è in programma alle ore 17.00, con accesso gratuito, fino al 14 giugno 2019 (orari: lunedì 15-18, martedì e mercoledì 9-12, giovedì 15-18, venerdì 9-13. È prevista anche un’apertura straordinaria sabato 25 maggio dalle 15.30 alle 18.30).
Nella serata del 18 maggio il Museo aderisce anche alla notte dei Musei. Le collezioni permanenti e la mostra saranno visitabili gratuitamente dalle 21.00 alle 23.30. Visite guidate alle 21.30 e alle 22.30.
Molti studi hanno evidenziato come la bellezza e l’esperienza estetica siano importanti nella scienza. Non c’è però un’idea condivisa di bellezza in campo scientifico. Gli scienziati generalmente si riferiscono a quattro diversi temi: la bellezza delle teorie, il disvelare archetipi primitivi universali, l’ispirazione di stupore e meraviglia, la natura delle esperienze vissute impegnandosi nell’attività scientifica. Nella storia della scienza si ritrovano tutte queste idee, in un museo come quello per la Storia dell’Università se ne aggiungono altre: l’atmosfera degli ambienti, la bellezza degli strumenti, degli stessi preparati. Nei percorsi museali con i bimbi e i ragazzi si è cercato quest’anno di far emergere questi significati; nei laboratori scientifici in particolare di far provare stupore, di godere di un’esperienza, così come nei laboratori artistici, dove ancora si sono ripercorse queste emozioni e dove i bimbi e i ragazzi hanno potuto nuovamente dare sfogo alla loro creatività.
L’importanza in campo educativo di questo tipo di esperienze è sottolineata in molti lavori. La bellezza dei materiali prodotti con gli insegnanti dagli alunni ed esposti in mostra è anche rilevante, sia per lo sviluppo del senso estetico sia per l’aumento della consapevolezza delle proprie capacità. La maggioranza delle classi ha trovato la bellezza nel molto grande o nel molto piccolo, forse, come ebbe a dire Henri Poincaré (1854-1912): “Proprio perché la semplicità e la vastità sono entrambe belle noi cerchiamo di preferenza fatti semplici e fatti vasti; e traiamo piacere ora dal seguire il corso immenso delle stelle ora dall’osservare con un microscopio quella prodigiosa piccolezza che è anche una vastità, …”