Lunedi 8 aprile 2019, alle ore 14.00, presso l’Aula B6 del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’ Università di Pavia (via Ferrata), Warner Marzocchi, Professore Ordinario dell’Università di Napoli Federico II, terrà la conferenza “Il terremoto di L’Aquila 2009 e la prevedibilità dei terremoti”.

Introdurrà Silvio Seno, Ordinario di Geologia strutturale all’Università di Pavia e già membro della Commissione Grandi Rischi.

Dieci anni fa, alle 3.32 del mattino del 6 aprile 2009 una scossa di terremoto di magnitudo 6.3 colpì L’Aquila e i centri abitati vicini cogliendo nel sonno migliaia di persone e radendo al suolo case, monumenti, edifici storici, ospedali, università. 309 furono le vittime, oltre 1.600 feriti, decine di migliaia gli sfollati e almeno 10 miliardi di Euro i danni stimati.

A dieci anni di distanza il terremoto di L’Aquila va ricordato prima di tutto per le vittime e per i gravissimi danni subiti. Tra le conseguenze vi fu anche un caso scientifico internazionale intorno a un processo che vide coinvolti esperti e scienziati e polemiche che toccarono temi come la prevedibilità dei terremoti e, più in generale, le responsabilità degli scienziati nell’informare e nel comunicare.

Il Professor Warner Marzocchi svolge ricerca sui temi della pericolosità sismica, sismologia statistica, previsione di terremoti e attività vulcanica. Tra i molteplici organismi scientifici di cui ha fatto parte, va ricordata la  Commissione Internazionale sulla Previsione dei Terremoti (ICEF, International Commission on Earthquake Forecasting) creata dal Governo italiano a valle del terremoto di L’Aquila.

Questa è la prima di due conferenze che il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente organizza nel decennale di L’Aquila. La seconda sarà focalizzata su quanto ha contribuito quel terremoto alla conoscenza della pericolosità sismica italiana e dell’Appennino centrale in particolare.

Locandina

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