Martedì 26 febbraio 2019, alle ore 17.00, presso l’Aula Volta dell’Università di Pavia (Corso Strada Nuova, 65), si terrà l’incontro con l’autore Fabio Pusterla, poeta, professore, traduttore e critico letterario.

A pochi mesi dalle due recenti pubblicazioni “Una luce che non si spegne. Luoghi, maestri e compagni di via” (Casagrande, 2018) e “Cenere, o terra” (Marcos y Marcos, 2018), Fabio Pusterla, introdotto da Gianfranca Lavezzi, incontra Demetrio Marra e Noemi Nagy, della redazione di “Inchiostro”, per un dialogo con gli studenti.

L’incontro è aperto a tutti ed è a ingresso libero.

Nato a Mendrisio nel 1957, Fabio Pusterla si laurea a Pavia con Maria Corti. La prima raccolta di poesie, “Concessione all’inverno”, esce da Casagrande, a Bellinzona, nel 1985. Suscita il consenso immediato di critici e poeti. La sua poesia selvatica, luminosa, molto comprensibile, conquista il pubblico. Una poesia che combina tempeste e spiragli. Nature sublimi e catrame. Lampi lirici, ma anche tuoni politici. Moniti, carezze, visioni. Da allora, si succedono “Bocksten”, “Le cose senza storia”, “Pietra sangue”, “Folla sommersa”, “Corpo stellare” e “Argéman”. Nel “Nervo di Arnold” propone un ampio itinerario tra le pieghe più feconde della letteratura contemporanea. Significativa anche la sua amicizia con Philippe Jaccottet, celebre poeta francese di cui traduce varie opere: “Il barbagianni”, “L’ignorante”, “Alla luce d’inverno”, “E, tuttavia”. Ha tradotto per Marcos y Marcos anche l’opera di Antoine Emaz, “Sulla punta della lingua”. Ha ricevuto il Premio Montale (1986), il Premio Schiller (1986, 2000, 2011), il Premio Dessì (2009); i Premi Prezzolini (1994), Lionello Fiumi (2007) e Achille Marazza (2008) per la traduzione letteraria; il Premio Gottfried Keller (2007), il Premio svizzero di letteratura (2013) e il Premio Napoli (2013) per l’insieme dell’opera. Fabio Pusterla vive ad Albogasio, sulla frontiera fra Italia e Svizzera, e insegna letteratura italiana al liceo e all’università.

Le sue opere sono state tradotte e pubblicate in molte lingue. Per Marcos y Marcos dirige anche la collana poetica Le Ali.

Alla sua figura e alla sua opera è dedicato lo splendido documentario “Libellula gentile” di Francesco Ferri.

Locandina

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