All’interno del corso di Etnomusicologia 2, tenuto dalla professoressa Fulvia Caruso, si terranno tra il 5 e il 19 dicembre 2018 quattro incontri fondati su testimonianze dirette legate alle tematiche del corso, che propone un approccio transculturale alla musica, focalizzandosi sui processi di pratica e di ascolto musicali legati all’impegno sociale.
Il corso esamina il ruolo che assume la musica nei movimenti per il cambiamento sociale, come nel caso dei movimenti per i diritti sociali, delle manifestazioni di protesta e/o di resistenza e per la promozione della pace, ma anche il ruolo che può avere la musica per la sensibilizzazione alla questione migratoria in Italia, così come l’interazione con i profughi che in Italia e in altre parti del mondo si trovano a vivere in un mondo sospeso.
Come la musica può definirsi partecipativa o anche attiva nell’impegno sociale? Può esprimere, criticare o trasformare un fenomeno sociale? Esprimere un gruppo o porlo in essere? Avere un ruolo attivo e positivo nelle condizioni di vita di gruppi disagiati? A queste domande proveranno a rispondere gli ospiti del corso, presentando una rosa di progetti ed eventi che hanno avuto, o ancora trovano, luogo in diverse parti del mondo.
Il primo appuntamento, che è anche l’incontro finale della rassegna Dal locale al globale, si terrà il 5 dicembre alle ore 16.30. Gli incontri successivi saranno:
- 6 dicembre, 10.30 – Aula 2 – Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali (Cremona)
Nico Mangifesta
Musica e protesta ecologica a Bali
- 12 dicembre, 14.30 – Aula 4 – Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali (Cremona)
Giovanni Chiriaco
Sanctuary of Slavery. Musica attiva tra vecchie e nuove schiavitù
- 19 dicembre, 14.30 – Aula 4 – Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali (Cremona)
Maurizio Corda
L’impegno sociale nella musica popolare italiana