Giovedì 22 novembre 2018, alle ore 18.00, presso il Collegio S. Caterina da Siena di Pavia (Via S. Martino, 17/A), avrà luogo la presentazione del libro di Enzo Ciconte La grande mattanza. Storia della guerra al brigantaggio. L’autore dialogherà con Giuseppe Salvaggiulo della “Stampa”.

Si tratta di un approfondito lavoro storico pubblicato da Laterza. Sul sito del prestigioso editore il volume viene così introdotto:

La storia della repressione perpetrata in Italia contro banditi e briganti dal Cinquecento ai primi decenni postunitari. …Il racconto di tre secoli di violenze efferate compiute soprattutto nel Meridione: una vera e propria guerra civile.

Chi sono i banditi? Criminali comuni, assassini, ladri, disperati. E ancora: nobili decaduti, artigiani, contadini, giovani ribelli che non accettano il giogo attorno al collo, sia quando viene da un aristocratico del luogo sia quando arriva da un invasore straniero. La loro presenza causa incertezza nelle strade, difficoltà nelle comunicazioni, violenza diffusa. E tuttavia, quando c’è aria di mutamenti di regime essi rappresentano un’opportunità per i potenti che li utilizzano contro i propri nemici. Il libro offre un ampio affresco della reazione ai fenomeni di banditismo dagli albori dell’età moderna fino alla repressione messa in atto nei primi decenni dell’Italia Unita. Emerge un quadro complesso che vede al centro questioni sociali legate alla terra. La lotta del regno sabaudo contro il brigantaggio propriamente detto è quindi solo l’ultimo capitolo di una secolare storia di sanguinose repressioni, in cui i poteri statali che si sono via via avvicendati non sono stati in grado di trovare altra risposta che non fosse il sangue. Certo, è soprattutto in uno stato che si definisce liberale che colpisce la delega assoluta concessa ai militari che governano con leggi eccezionali, stati d’assedio e tribunali militari. Ma Enzo Ciconte ci ricorda che quanto è accaduto nel Mezzogiorno non può essere attribuito alla responsabilità dei soli piemontesi: le truppe venute dal Nord sono state aiutate con le armi da tanti meridionali espressione di una borghesia in ascesa.

Locandina