Chi l’avrebbe mai detto che per i filosofi si tratta di veri e propri rompicapo. Eppure, dietro a ogni ricetta che portiamo in tavola, dalla più semplice alla più sofisticata, si nascondono significati oggetto di ricerca degli studiosi che si occupano di teoria dell’identità. A svelarli sarà Andrea Borghini, docente di Filosofia e Teoria dei Linguaggi alla Statale di Milano, ospite dell’incontro pubblico organizzato dalla Scuola IUSS per giovedì 15 novembre 2018, alle ore 18.00, a Palazzo Broletto (Piazza della Vittoria, 15 – Pavia).
Le ricette ricoprono un ruolo cruciale nella storia dell’evoluzione umana e danno voce alle vicende storiche di coloro che tipicamente non figurano nei testi di storia. Di recente, le ricette hanno assunto anche una prominenza senza precedenti a livello commerciale, legale e culturale. Per fare alcuni esempi, esse costituiscono l’ossatura tipica di un menù; fissano il concetto di indicazione geografica; esprimono l’identità culturale e religiosa di una società, e sono la moneta di scambio della cosiddetta gastrodiplomazia. Tuttavia, a oggi manca una robusta discussione teorica sullo statuto ontologico delle ricette, una lacuna teorica che si ripercuote su importanti discussioni politiche, etiche e identitarie.
Le ricette sono enti sfuggenti, un pozzo di rompicapo ed esempi stimolanti per i filosofi che si occupano di teoria dell’identità. Giovedì 15, all’incontro aperto a tutti nella bellissima Sala del Camino di Palazzo Broletto, si passeranno in rassegna alcuni centrali problemi teorici che devono essere affrontati per suggerire un’adeguata teoria delle ricette, prendendo a esempio anche alcune tipiche ricette italiane.
Andrea Borghini, filosofo, insegna all’Università degli Studi di Milano e, oltre a occuparsi di temi più tradizionali come la metafisica e la filosofia della biologia, da ormai dieci anni è impegnato a studiare il cibo e la cultura del cibo da una prospettiva filosofica. Studioso autorevole, è anche molto attento al pubblico dei non specialisti, e i temi della filosofia del cibo – l’atto di mangiare, la produzione e la rappresentazione del cibo stesso – si sono prestati più di altri a questo intento di alta divulgazione.
L’incontro alla Scuola IUSS si inscrive in questo ambito di attività, proponendo un’originale riflessione di Borghini sulla natura delle ricette e sul loro significato culturale. «La nostra scuola è in primo luogo un centro di ricerca e di alta formazione, ma ha anche un obiettivo non meno importante: rendere accessibile il sapere più avanzato anzitutto alla città che la ospita», spiega Alfredo Tomasetta, che alla IUSS svolge attività di ricerca in Filosofia e Teoria dei Linguaggi. «La nostra idea è quella di offrire a un pubblico di non specialisti stimoli culturali di largo respiro, occasioni di discussione e incontro e, perché no, anche di intelligente divertimento».
Ingresso libero.