Sono stati premiati lo scorso 24 ottobre a Milano nell’ambito di E2Forum Elevator + Escalator i due progetti vincitori ex-equo del Concorso “Ticino x Tutti”, organizzato dal Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura dell’Università di Pavia (afferente al DICAr) e ANIE Assoascensori.

Il concorso, svolto nell’ambito dell’Insegnamento di Architettura Tecnica 2 (terzo anno) tenuto dal prof. Alessandro Greco, con la collaborazione dell’ing. Valentina Giacometti, era finalizzato alla realizzazione di soluzioni per risolvere l’accessibilità del lungo Ticino nei pressi del Ponte Coperto della città di Pavia attraverso un collegamento verticale meccanizzato (ascensore o piattaforma elevatrice); attualmente esiste un dislivello di circa 8 metri tra la pista ciclopedonale che costeggia il fiume e la sede del marciapiede di Viale Lungo Ticino Visconti, collegati solamente da una scalinata poco regolare e senza parapetti e corrimano e una strada da fondo irregolare.

Gli alunni hanno lavorato da marzo a giugno, seguendo le indicazioni dei docenti e recependo i suggerimenti che sono emersi nel corso di due incontri organizzati con le imprese coordinate da ANIE AssoAscensori, durante i quali il confronto con gli esperti del settore ascensoristico ha consentito di proporre soluzioni effettivamente realizzabili, tenendo fede a uno dei principi fondativi del Corso di Laurea che risiede nella fattibilità tecnica dell’idea progettuale.

Al termine del semestre una Commissione costituta da 3 docenti del Corso di Laurea e due direttori tecnici di imprese del settore indicati da ANIE hanno valutato il lavoro degli alunni per individuare il progetto migliore per originalità e adeguatezza al contesto.

La qualità del lavoro svolto, riconosciuta dalla Commissione, ha portato a individuare due progetti vincitori ex equodel Concorso: il progetto di Giulia Montanari, che – si legge nella motivazione del premio – “si inserisce nel contesto urbano instaurando un rapporto tra esistente e nuovo intervento, richiamando la torre come elemento morfologico tipico della città storica, reinterpretandolo secondo una nuova attenzione progettuale, sottolineata anche da scelte costruttive coerenti e sostenibili”, e quello di Francesco Grugni e Sebastiano Carrozzo perché “si inserisce nel contesto urbano instaurando un rapporto tra esistente e nuovo intervento, integrandosi con la tradizione costruttiva locale e affermando la propria riconoscibilità grazie alla scelta del materiale e della tecnologie impiegate. Rilevante è la rappresentazione grafica, efficace e adeguata a valorizzare l’idea progettuale”.