In un mondo dai confini sempre più sfumati, frutto della globalizzazione e della migrazione, la società contemporanea si trova a doversi confrontare in modo sempre più cogente con la diversità culturale. Gli strumenti per orientarci nell’incontro concreto con l’altro sono ancora pochi e scarsamente sedimentati e le musiche possono costituire un valido aiuto. In quest’ottica, per il quinto anno, il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali ha organizzato un ciclo di lezioni-concerto che alterna musicisti della tradizione popolare italiana a extra-europei. La rassegna si colloca nell’ambito del corso di Etnomusicologia tenuto dalla Prof.ssa Fulvia Caruso ed è supportata dal Centro di Musicologia Walter Stauffer.
Aperti a tutti, gli incontri prevedono l’alternanza di momenti di esecuzione a spiegazioni dei repertori e degli strumenti proposti, in modo da offrire ai partecipanti la possibilità̀ di entrare a fondo nelle musiche ascoltate e nelle culture che le producono.
L’incontro del 25 ottobre 2018 vedrà protagonisti Stefano Albarello (cetra su tavola pizzicata “qanûn”) e Giovanni De Zorzi (flauto “ney”), con una lezione dal titolo “Voci e suoni da un manoscritto ottomano del XVII secolo” in cui sarà proposto un itinerario tra le composizioni di Albertus Bobovius Leopolitanus (1610?-1675?). Venduto come schiavo a Costantinopoli ma riconosciuto come musicista, egli appuntò i suoi studi musicali attraverso un uso particolare del pentagramma che costituiscono la raccolta “Mecmû’a-yi Saz ü Söz” – Raccolta di brani strumentali e vocali.
Calendario incontri:
10 ottobre – Ore 18:30
Ettore Castagna
Liuti tradizionali di Calabria: la lira e la chitarra battente
25 ottobre – Ore 16:30
Stefano Albarello (canto, cetra su tavola pizzicata qanûn)
Giovanni De Zorzi (flauto ney)
Voci e suoni da un manoscritto ottomano del XVII secolo
22 novembre – Ore 10:30
Oghene Damba
Cremona Boys Musical Theater
Voci e percussioni dall’Africa Subsahariana
5 dicembre – Ore 16:30
Aali Mohammed (compositore)
Alberto Piccinni (musicista, cooperante)
Desert Session. Musica e solidarietà tra il Salento e il popolo Saharawi
Maggio (data da definire)
Musica e religione nella migrazione in Italia
Tutti gli incontri sono a ingresso libero.