Giovedì 17 maggio 2018, alle ore 17.30, presso l’Aula Goldoniana del Collegio Ghislieri di Pavia (Piazza Ghislieri, 5), si terrà l’incontro “Il mito della nazione. Il nazionalismo francese all’avvento dell”era delle masse’ secondo Olivier Dard”.

Un approfondimento sul mito della nazione, con particolare attenzione al mondo francese all’inizio del XX secolo. Ospite del Collegio Olivier Dard, professore di Storia contemporanea presso l’Université Paris-Sorbonne (Paris IV) e storico di fama internazionale celebre per i suoi studi sull’estrema destra francese nel primo Novecento, introdotto da Elisa Signori, professoressa di Storia contemporanea presso l’Università di Pavia e presso l’Università della Svizzera Italiana (USI).

«Siamo soliti studiare l’emergere e la diffusione dei movimenti nazionalisti in Europa agli inizi del XX secolo come un preambolo ai regimi totalitari – commenta l’organizzatrice Elena Serina – attribuendo ai nazionalismi un ruolo fondante nella costituzione della loro ideologia. Vero è, infatti, che i regimi totalitari furono basati su alcuni caratteri tipici della nascente “civiltà di massa” e dei movimenti nazionalisti, quali l’organizzazione del partito e la mobilitazione delle masse, la sacralizzazione della politica, l’impiego della tecnologia e delle nuove espressioni artistiche per la propaganda e l’esaltazione di una maggiore potenza ed espansione per la nazione. Se da una parte, tuttavia, questi elementi autorizzano, come sottolinea Emilio Gentile, a parlare di “modernità totalitaria” in riferimento al fascismo, dall’altra non dimostrano alcuna relazione di causa-effetto nel rapporto fra nazionalismo e totalitarismo».

Il proposito della conferenza è dunque quello di analizzare il fenomeno del nazionalismo in Francia, considerandolo nella sua originalità e non in rapporto alla nascita dei futuri regimi. La questione al centro del dibattito verte sul significato dell’essere nazionalisti fra il 1900 e il 1920, a partire cioè dall’avvento della società di massa fino al primo dopoguerra.

Olivier Dard, con il suo intervento L’Action française et le nationalisme français, indagherà lo sviluppo del mito nazionale francese soffermandosi, in particolare, sul caso emblematico dell’Action française, il «principale movimento monarchico e nazionalista della Francia del XX secolo» secondo le parole dello storico Eugen Weber. Nata nel 1899 in opposizione alle revisioni dell’affaire Dreyfus, l’Action française si caratterizzò fin dalle sue origini per il suo orientamento antisemita, nazionalista e reazionario e divenne, nel giro di pochi anni, un movimento politico e culturale di primaria importanza nel panorama francese ed europeo. A contribuire al successo del movimento anche oltre i confini nazionali fu la carismatica figura di Charles Maurras, che, secondo le parole del professor Dard, dotò l’AF di una vera e propria «colonne vertébrale idéologique» da diffondere attraverso un’accurata opera di propaganda e proselitismo.

Ingresso libero.